Roma, addio a Luca, l’infermiere del Policlinico Tor Vergata morto a 36 anni: ‘Un esempio per tutti’

Luca infermiere morto a Tor Vergata

Ha combattuto con tutte le sue forze, ha cercato di non arrendersi, poi quando ha capito che non c’era più niente da fare e che quel terribile male lo stava strappando via alla sua famiglia ha dato a tutti una lezione di vita. E ha salutato la sua, di vita, con quel coraggio che lo contraddistingueva. Luca Di Santo aveva 36 anni, lavorava da tempo al Policlinico Tor Vergata di Roma: era un infermiere nella divisione di Psichiatria, un professionista stimato, sempre attento, disponibile. Un ragazzo dal cuore grande, che oggi ha lasciato un vuoto enorme e difficile da colmare sì. Ma ha lasciato anche un esempio perché Luca, che sapeva di essere malato, non ha mai mollato.

Roma, addio a Francesca, l’infermiera del Policlinico Tor Vergata: ‘Sempre in prima linea con il sorriso’

Luca Di Santo, l’addio all’infermiere del Policlinico Tor Vergata

Aveva capito che aveva ancora poche ore di vita e sui social Luca aveva pubblicato una frase di Khalil Gibran: “Il fiume non può tornare indietro, nessuno può tornare indietro. Tornare indietro è impossibile nell’esistenza. Il fiume deve accettare la sua natura ed entrare nell’oceano”. Probabilmente si era rivisto e rispecchiato in quelle parole. Non poteva tornare indietro, riavvolgere il nastro, dimenticare il brutto male. Doveva accettarlo e ‘tuffarsi’ nell’oceano.

“Un pensiero che descrive molto bene il tuo stato d’animo e la tua condizione di assoluta consapevolezza della propria vita e del proprio futuro. A testa alta e con tenace dignità, hai affrontato quello che la vita ti ha riservato, proprio come il destino del fiume: entrare nell’oceano e diventare tale” – lo ricordano dal Policlinico Tor Vergata. Luca resterà nel cuore e nei ricordi di tutti perché è stato un esempio di vita.

E sono tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza, le bacheche social sono inondate, come accade spesso in questi casi, di affetto. C’è chi ricorda Luca all’università, chi con lui ha avuto modo di lavorare. L’infermiere aveva sempre una parola di conforto per tutti, non si abbatteva mai, anche quando la vita lo aveva messo di fronte a una delle sfide più difficili di sempre.

Luca come Francesca, l’infermiera del Policlinico Tor Vergata che a luglio scorso ha perso la vita stroncata da una brutta malattia. Due grandi persone che hanno lasciato un’enorme eredità, fatta di lavoro, coraggio, dedizione, tenacia.