Roma affida Villa Ada al Consorzio ‘detenuto’ dalla società travolta dall’inchiesta sull’asfalto ammalorato della Ryders Cup di Guidonia

Roma, sullo sfondo Villa Ada, in primo piano il sindaco Roberto Gualtieri e l'assessore Sabrina Alfonsi

Roma, lo storico parco di Villa Ada, uno dei polmoni verdi più importanti e antichi della Capitale, sarà riqualificato da un Consorzio la cui proprietà è saldamente nelle mani (98%) di una società al centro di un’inchiesta giudiziaria che ha scosso il Campidoglio a fine 2024. La Procura di Roma sostiene che proprio questa società (che detiene il 98% del Consorzio) avrebbe manipolato – il condizionale è d’obbligo – appalti e bandi pubblici capitolini dal valore di circa 100 milioni di euro relativi a asfalto troppo fino, annacquato e/o ammalorato. Sotto i riflettori dell’esplosiva indagine dei magistrati romani, all’interno del medesimo filone, c’è anche l’appalto da 5 milioni di euro di Astral, la società pubblica regionale, per la Ryder Cup 2023 di Guidonia, l’evento golfistico internazionale.

Secondo quanto riportato da vari quotidiani nazionali, l’indagine della Procura di Roma ruoterebbe in particolare intorno a M. P., imprenditore considerato la mente dietro una rete di società molto ampia. Rete dentro cui si troverebbe anche la Srl che detiene, per l’appunto, il 98% del Consorzio che sistemerà Villa Ada.

Il Campidoglio affida Villa Ada al Consorzio fermato dall’Antimafia

A proposito della ristrutturazione di Villa Ada, il Campidoglio ha affidato al Consorzio (detenuto dalla società sotto indagine della Procura di Roma) gli interventi di riqualificazione del parco. Questa decisione ha avuto luogo nonostante i legami societari con la società ‘madre’ coinvolta nell’inchiesta fossero noti, visto che il nome della società stessa era letteralmente esploso sui media, tv e giornali nazionali e locali. Inoltre, sull’appaltone era calata anche la ‘mannaia‘ (difficile da ignorare!) di una nota ufficiale dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (trasmessa al Campidoglio) che lanciava un’allarme giudiziario sul Consorzio stesso e sulla società che lo detiene. Il Consorzio, per tutta risposta, ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro lo stop dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione.

La stessa Autorità Nazionale Anti Corruzione, di recente, ha però incredibilmente sospeso in autotutela la sua nota di allarme giudiziario. Significa che la nota giudiziaria non è stata cancellata o annullata dall’Autorità stessa, ma ‘solo’ sospesa in autotutela. La nota, quindi, continua ad essere valida e efficace, ma ‘congelata‘.

Il Tar dichiarata cessata la materia: le mani del Consorzio su Villa Ada

La sospensione in autotutela della nota dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha permesso al Tar del Lazio si pubblicare una sentenza, datata 9 aprile, con la quale i giudici dichiarano ‘cessata’ la materia della contesa. Significa che l’appalto per la ristrutturazione di Villa Ada, molto probabilmente, verrà eseguito dal Consorzio.

Dall’asfalto al verde pubblico? La srl si prende anche la pineta di Ostia, oltre a Villa Ada

La società srl., nonostante le controversie giudiziarie, continua quindi ad aggiudicarsi importanti progetti pubblici e è ora stabilmente presente anche nella risistemazione del verde pubblico capitolino. Di recente, difatti, questa stessa srl ha ottenuto, sempre dal Campidoglio, anche l’incarico per la riqualificazione della pineta di Ostia. Parliamo dell’area verde adiacente la residenza estiva del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una circostanza che alimenta nuove perplessità sulla trasparenza degli affidamenti e sulla reale efficacia dei controlli pubblici anti-corruzione. Una vicenda da noi trattata con una inchiesta che ha fatto rumore a livello giudiziario e politico-istituzionale.

Quella di Villa Ada non è una semplice vicenda burocratica. È il simbolo di un sistema in cui il confine tra legalità formale e opportunità politica si fa sottile, molto sottile. Nonostante i forti dubbi sollevati da organi istituzionali e le connessioni societarie sospette, il consorzio potrà procedere con i lavori. Mentre il Campidoglio, sindaco Roberto Gualtieri e assessore Sabrina Alfonsi su tutti, continuano a restare in silenzio.

Due domande. Il Comune di Roma ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio? In attesa dei più che probabili sviluppi dell’inchiesta esplosiva della Procura di Roma, la Giunta Gualtieri sospenderà in auto-tutela l‘appalto di ristrutturazione di Villa Ada affidata al Consorzio? Speriamo presto di ricevere risposta!

Ovviamente, la società, il Consorzio e l’imprenditore sono, fino a prova contraria e fino a sentenza definitiva di Cassazione, da ritenersi innocenti. Ma il dato mediatico e politico, certo, restaScolpito nella pietra.

Guidonia, ingresso della Ryders Cup 2023, con un carabiniere che parla alla radio
Guidonia, per la Ryders Cup 2023 5 milioni di asfalto troppo fino: fari puntati su Astral – www.7colli.it
Roma, Villa Ada, la mappa di Google Maps