Roma, “Aiuto, il mio compagno mi picchia”: era un ricercato internazionale
“Aiuto, venite, mi sta picchiando di nuovo”. Pensava di chiamare la polizia e di farsi salvare dall’ennesima violenza del suo compagno. Ma non sapeva che la sua telefonata avrebbe portato gli agenti del commissariato di San Lorenzo a scoprire un latitante, su cui pendeva un mandato di cattura europeo. Protagonista un 50enne serbo, accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, che si è rivelato essere anche un ricercato internazionale, responsabile di una serie di furti aggravati in Croazia.
La denuncia e l’indagine
Tutto ha inizio il 9 gennaio, quando i poliziotti sono intervenuti in via dei Gordiani, a Roma, tra Centocelle e Torpignattara. Una donna di 41 anni, in condizioni di grave disagio e con problemi di salute, ha denunciato di essere stata picchiata dal suo ex compagno. Non era la prima volta: la vittima aveva già subito violenze in passato, in un contesto di maltrattamenti sistematici. L’uomo, però, non era presente al momento dell’arrivo degli agenti, spingendo le autorità a concentrare gli sforzi nel suo rintracciamento.
La vittima ha fornito dettagli cruciali sui luoghi frequentati dall’ex compagno. Gli agenti, dopo una serie di appostamenti, lo hanno individuato il giorno seguente, il 10 gennaio, intorno alle 18, in via Anagni, a pochi passi da una baraccopoli. Senza documenti, l’uomo ha mostrato una tessera di un ente di assistenza, che ha permesso di identificarlo con certezza.
Un passato criminale in Croazia: mandato d’arresto europeo
Gli accertamenti hanno rivelato un quadro ancora più inquietante: sul 50enne pendeva un mandato di arresto europeo. Era ricercato per nove furti aggravati, commessi in Croazia tra novembre e dicembre 2015. Oltre a dover scontare una pena detentiva, l’uomo risultava irregolare in Italia. Dopo la convalida dell’arresto, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, in attesa dell’estradizione. Oltre all’arresto per i furti, grazie alla denuncia della vittima e all’operato delle forze dell’ordine, è stato possibile interrompere una situazione di abusi ripetuti nei confronti della compagna.