Roma, alimenti conservati male e senza etichettatura in bar e market: chiusi due locali commerciali

Polizia Locale al lavoro a Roma

La Polizia Locale di Roma Capitale ha disposto la chiusura immediata di due locali commerciali a seguito di gravi carenze igienico-sanitarie. I controlli, effettuati dal XI Gruppo Marconi, hanno interessato diverse attività tra il quartiere Portuense e via della Magliana, portando alla luce una serie di irregolarità che hanno reso necessaria l’interruzione delle attività. La Asl, chiamata ad intervenire, ha confermato la gravità della situazione, disponendo l’inibizione immediata dei due esercizi.

Igiene precaria e contaminazioni: un quadro allarmante

Nel corso delle verifiche, in uno dei locali, un bar, gli agenti hanno rinvenuto un topo all’interno dell’esercizio commerciale. Sono state riscontrate tracce evidenti di contaminazione, come escrementi e segni di rosicchiature su materiali e superfici. Inoltre, gli alimenti presenti non erano adeguatamente conservati, risultando esposti a possibili contaminazioni. Le attrezzature e le superfici di lavoro erano ricoperte da sporcizia accumulata, segno di una pulizia insufficiente e inadeguata.

Etichettatura assente e alimenti senza tracciabilità

Anche l’altro esercizio, un’attività di somministrazione alimentare, presentava anomalie simili. Gli agenti hanno accertato la presenza di prodotti privi dei requisiti obbligatori di tracciabilità, alcuni dei quali stoccati a terra in violazione delle norme igieniche. Questa condizione, oltre a rappresentare un rischio sanitario per i consumatori, costituisce un’infrazione alle normative di sicurezza alimentare. È stata inoltre rilevata l’installazione di una canna fumaria non conforme alle disposizioni vigenti.

Provvedimenti e sanzioni: oltre 400 chili di alimenti bloccati

A seguito delle gravi irregolarità accertate, la Asl ha disposto il blocco di circa 400 chili di alimenti potenzialmente contaminati. Oltre alla chiusura immediata delle due attività, sono state elevate sanzioni per un importo complessivo superiore a 3mila euro. Per il titolare del bar, considerata la particolare gravità della situazione, è scattata anche una denuncia. L’operazione si inserisce in un piano di controlli mirati per garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica, dimostrando l’impegno delle autorità nel contrastare situazioni di rischio per i cittadini.