Roma, alla Cecchignola nuovi fabbricati ‘Città Verde’: la replica della società La Leva srl
Roma, riceviamo e pubblichiamo la nota inviataci dalla società edile La Leva srl in merito ad un nostro recente articolo relativo a nuovi palazzi in corso di costruzione a Roma, nel quartiere Cecchignola, a un passo dal castello omonimo, con vista Castelli Romani.
A Roma – quartiere Cecchignola nuovi palazzi ‘Città Verde’
“Gentile Direttore – riporta la stessa nota – la Leva Srl è rimasta sconcertata dall’articolo in oggetto, il quale veicola al lettore una rappresentazione della nostra iniziativa edilizia opposta alla realtà. Ai sensi della legge sulla stampa Le chiediamo pertanto la pubblicazione nelle forme dovute del seguente testo di rettifica senza modifiche, aggiunte e/o commenti, riservato sin d’ora ogni diritto, anche di natura risarcitoria: “L’articolo pubblicato in data 22 novembre u.s. dal titolo “Roma, dopo 10 anni parte la lottizzazione con doppia vista: Castello della Cecchignola e… inceneritore”, a firma di Roberto Giannini, propala informazioni inveritiere circa il nostro progetto urbanistico denominato Città Verde®, rendendo così un pessimo servizio ai lettori.
Palazzi a 15 km dall’Inceneritore Acea di Santa Palomba
Anche al fine di ristabilire la correttezza informativa di quanto erroneamente riportato nel pezzo, La Leva Srl si vede costretta a rilevare, innanzitutto, la manifesta falsità della notizia secondo la quale i nostri edifici si affacceranno sull’inceneritore di futura realizzazione a Santa Palomba, il quale disterà circa 15 km dal nostro complesso residenziale; e tanto meno appare veritiera la circostanza secondo la quale gli edifici saranno minacciati dai fumi dell’impianto brucia-rifiuti.
Protocolli ambientali certificati
Del pari, risultano del tutto ingiustificati gli allusivi dubbi sollevati dall’articolista circa la compatibilità ambientale del nostro progetto con il contesto urbanistico della zona; al contrario, la nostra iniziativa costituisce l’unico esempio in Italia di quartiere in via di certificazione secondo i protocolli ambientali più avanzati, dato che l’intero quartiere è Non pare inutile evidenziare, infine, che il 60% delle unità immobiliari del Comparto Z1 saranno destinate all’affitto a canone concordato, per dare l’opportunità anche ai soggetti meno abbienti di vivere in una casa che già risponde alla direttiva europea 2030 sulle case green.”