Roma, altolà di Gualtieri ai sindacati in vista del concerto del 1 maggio: “Attenzione, chi rompe paga”

Sullo sfondo, piazza San Giovanni, a Roma, in primo piano il sindaco Roberto Gualtieri e i loghi di Cgil, Cisl e Uil

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Roma, altolà di Gualtieri ai sindacati in vista del concerto del 1 maggio: “Attenzione, chi rompe paga“. La Capitale si prepara all’appuntamento tradizionale del concertone del Primo Maggio con uno spirito diverso. Piazza San Giovanni in Laterano torna ad accogliere l’evento promosso da Cgil, Cisl e Uil, ma questa volta la musica si intreccia con l’attenzione per la tutela del patrimonio pubblico. Dopo una riqualificazione da 15 milioni di euro, realizzata con fondi giubilari, quindi pubblici, il Comune ha alzato il livello di guardia per proteggere la nuova veste della piazza. Il messaggio è chiaro: chi danneggia paga.

Roma, l’avvertimento di Gualtieri ai sindacati per il concertone: “15 milioni da proteggere”

La storica piazza, cuore delle manifestazioni romane, è stata oggetto di un ampio intervento di restyling. La nuova pavimentazione in sampietrini e basaltina, ispirata alle geometrie cosmatesche della basilica, rappresenta non solo un valore artistico, ma anche economico. Anche le aree verdi laterali, curate nei dettagli, sono state ripensate con soluzioni removibili per facilitare la manutenzione. Il Comune, consapevole dei rischi connessi a eventi di massa, ha predisposto un regolamento rigido. Nessuna tolleranza per danni o incuria.

Sì di Gualtieri concertone di Roma, ma regole ferree per i sindacati

Il Dipartimento Lavori Pubblici ha messo nero su bianco un vademecum che disciplina ogni fase dell’allestimento e dello smontaggio del palco. Alcune aree sensibili della piazza, come le fontane a raso, saranno protette da recinzioni. Sotto le strutture del palco sono già visibili pannelli di legno a protezione dei sampietrini, mentre piattaforme sopraelevate salvaguarderanno sia la pavimentazione sia le porzioni di prato occupate. L’obiettivo è evitare qualunque danno strutturale alla piazza, che dovrà essere restituita intatta.

“A Roma Chi rompe paga”: responsabilità in capo ai sindacati per il concertone

Il principio è semplice: eventuali danni saranno a carico di chi organizza. Questo vale non solo per il concertone del Primo Maggio, ma per qualsiasi altro evento che si terrà nella piazza. Gli organizzatori saranno tenuti al ripristino totale di ogni area danneggiata, incluse le sedute marmoree, le pavimentazioni e il verde. Una clausola chiara e vincolante che vuole responsabilizzare i soggetti coinvolti e tutelare l’investimento pubblico. Il Comune di Roma non intende tollerare comportamenti negligenti e ha predisposto tutte le misure per vigilare attentamente.

Tensione sui social e tra i residenti per il concertone

La scelta di riportare l’evento in piazza San Giovanni ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini. Sui social sono numerosi i commenti critici: molti temono che la folla e l’attrezzatura possano rovinare il lavoro appena concluso. Lo scorso anno, per evitare rischi, l’evento era stato spostato al Circo Massimo. Quest’anno, invece, si torna nella sede originaria con l’impegno – da parte del Comune – di vigilare su ogni dettaglio. Resta forte la speranza che le nuove misure siano efficaci.

Viabilità rivoluzionata per il concertone del 1° maggio

Come ogni anno, il concertone comporta una rivoluzione della viabilità nell’intera zona. I divieti di sosta sono già in vigore e, a partire dalle 14 del 30 aprile, sarà proibito fermarsi o parcheggiare anche nelle vie limitrofe: via Emanuele Filiberto, viale Carlo Felice, via Umberto Biancamano, via Ludovico di Savoia, via Domenico Fontana e piazza San Giovanni. Dalle 8 del Primo Maggio scatterà anche il divieto di transito, esclusa via Domenico Fontana. Un dispositivo necessario per gestire l’afflusso previsto e garantire la sicurezza.

Un equilibrio tra cultura e rispetto urbano per il concertone

Il concertone del Primo Maggio rappresenta un evento simbolico per Roma e per l’intero Paese. Tuttavia, l’edizione 2025 si carica di un significato ulteriore: quello del rispetto per il patrimonio pubblico appena restaurato. La sfida è trovare un equilibrio tra celebrazione, partecipazione popolare e salvaguardia urbana. L’avvertimento del sindaco Gualtieri segna un punto fermo: la città vuole essere accogliente, ma pretende rispetto.