Roma, alunni al gelo: 45 scuole con i termosifoni spenti. Caldaie fuori uso e pompe rotte

scuole al gelo a Roma e provincia
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Studenti al gelo nelle scuole di Roma e provincia. E ancora l’inverno non è iniziato. In molte scuole sembra già pieno gennaio: aule fredde, caldaie fuori uso e studenti costretti a seguire le lezioni con i cappotti. Nella Capitale la situazione è particolarmente grave: 45 istituti, sparsi tra i Municipi II, IV, V e VII, sono ancora senza riscaldamento, su un totale di 600 segnalazioni ricevute nelle ultime settimane.

Scuole al freddo a Roma: manutenzione sotto accusa

A gestire il riscaldamento di circa 1.400 plessi scolastici sono le società Engie e IFM, finite sotto accusa per il grave ritardo nella manutenzione. L’assessora ai Lavori Pubblici di RomaOrnella Segnalini, ha annunciato di voler segnalare il disservizio a Consip e Anac, applicando le penali previste dai contratti.

Dei 60 impianti inizialmente fuori uso, solo il 30% è stato ripristinato, mentre in 45 scuole i termosifoni continuano a rimanere spenti. A complicare la situazione, guasti tecnici complessi: caldaie in blocco, pompe rotte, infiltrazioni d’acqua e persino atti vandalici.

Tra gli istituti colpiti figurano il liceo Seneca, il Torricelli, il Villa Paganini e l’Archimede Pacinotti. Problemi analoghi sono stati segnalati anche in provincia, come al liceo Pertini di Ladispoli e al Vailati di Genzano.

Le proteste: “Non si può studiare al freddo”

L’esasperazione ha spinto gli studenti a scendere in piazza. Alunni del Benedetto da Norcia, del Leonardo da Vinci e del Seneca hanno organizzato sit-in davanti alle scuole e alla sede della Provincia.

«Nel 2024, è inaccettabile che non siano garantiti sicurezza e comfort nelle aule», denunciano i rappresentanti della sigla studentesca Virtus. La protesta non riguarda solo gli studenti: molte famiglie, esasperate, chiedono interventi immediati per risolvere l’emergenza.

Città metropolitana: disagi anche nei comuni limitrofi

Secondo Daniele Parrucci, delegato del sindaco all’edilizia scolastica della Città metropolitana, il problema non si ferma ai confini di Roma. Disservizi simili sono stati registrati in diversi istituti della provincia. Alcuni impianti, come quelli dell’Itis Fermi, del liceo Aristofane e dello scientifico Avogadro, sono stati ripristinati grazie a un sistema di telecontrollo avanzato. Ma per molti studenti la normalità è ancora lontana.

L’opposizione: “Un disastro annunciato”

Le forze politiche di opposizione, rappresentate dai consiglieri capitolini Rachele Mussolini e Francesco Carpano, insieme ai consiglieri del IV Municipio Lorenzo Saputi e Fabrizio Montanini, puntano il dito contro la gestione del Comune.

«Come è possibile che non siano state fatte le verifiche necessarie prima dell’accensione degli impianti?» dichiarano in una nota. La situazione, definita “surreale”, è ben rappresentata dall’asilo nido Elefanti e Topolini a Monti Tiburtini, dove i bambini affrontano le giornate scolastiche al gelo. «Perché non sono state predisposte da parte dell’Assessore ai lavori pubblici di Capitale Ornella Segnalini tutte le misure idonee a verificare il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento delle scuole prima della data stabilita per la loro accensione?», chiedono perplessi.

La richiesta di interventi

Mentre i tecnici continuano a lavorare, la città si interroga su come sia possibile che, ogni anno, si ripetano gli stessi problemi. Genitori e studenti chiedono non solo interventi rapidi, ma anche soluzioni a lungo termine per garantire un inverno al caldo nelle scuole romane.