Roma, ambientalisti denunciano la cattiva gestione del verde urbano di Gualtieri

A sinistra, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a destra, un incendio della scorsa estate nella pineta di Castel Fusano, tra Ostia e Capocotta

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La gestione del verde urbano a Roma continua a sollevare critiche e preoccupazioni tra cittadini e associazioni ambientaliste. Secondo Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, la Capitale sta affrontando una crisi ecologica dovuta alla mancanza di una pianificazione adeguata per la manutenzione e la tutela degli alberi.

Abbattimenti massivi e scarsa ripiantumazione

Negli ultimi anni, sono stati abbattuti quasi 18mila alberi nel periodo 2021-2023, a fronte di sole 2.400 nuove piantumazioni. Un bilancio preoccupante per una città che vanta 85mila ettari di aree verdi, il 67% del territorio urbano. Le segnalazioni di cittadini e associazioni evidenziano l’abbattimento di alberi di grosso fusto, spesso ancora in buone condizioni.

Emergenza ambientale nella Pineta di Castel Fusano

Uno dei casi più gravi riguarda la Pineta di Castel Fusano, la più vasta area verde della Capitale con 916 ettari, minacciata da incendi e dalla diffusione della cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis). Questo parassita ha distrutto oltre 120 ettari di pineta negli ultimi cinque anni, aggravando il rischio di crolli improvvisi.

Anche la Pineta di Castel Porziano, con 600 ettari di pini, è stata gravemente colpita. Secondo Benvenuti, la diffusione della cocciniglia, iniziata nel 2018 tra Mostacciano e la Laurentina, oggi interessa l’80% dei pini domestici di Roma, circa 120.000 esemplari, mettendo a rischio un terzo del patrimonio arboreo cittadino.

Pineta Castelporziano alberi abbattuti
Pineta Castelporziano alberi abbattuti – www.7colli.it

L’importanza di un piano di gestione sostenibile

Come evidenziato dal prof. Luigi Campanella, ex Preside della Facoltà di Chimica all’Università La Sapienza, piantare nuovi alberi non basta: serve un piano concreto di monitoraggio e potatura, con interventi regolari ogni cinque anni. Inoltre, l’indice di verde fruibile per cittadino a Roma è di soli 17 mq, inferiore alla media nazionale di 20 mq.

Uno studio pubblicato su The Lancet ha dimostrato che incrementare del 30% la copertura arborea in 50 città europee potrebbe ridurre del 40% i decessi legati alle ondate di calore. Progetti come Grow Green, finanziati dal PNRR, mirano proprio a espandere le aree verdi per contrastare il cambiamento climatico.

Verso una “fitopoli” sostenibile

Il modello urbano ideale dovrebbe seguire la formula empirica 3-30-300, proposta dal ricercatore olandese Cecil Konijnenijk: ogni persona dovrebbe poter vedere almeno 3 alberi dalla propria finestra; Il 30% del proprio quartiere dovrebbe essere ricoperto da verde; La distanza dal parco più vicino non dovrebbe superare i 300 metri.

Esperienze internazionali dimostrano che il contatto con la natura migliora la salute mentale e fisica, come il “bagno nella foresta” in Giappone e le “foreste della felicità” nei Paesi Bassi.

Modello di sostenibilità urbana

Roma ha un’occasione unica per diventare un modello di sostenibilità urbana, grazie alla sua estensione verde e agricola. Tuttavia, questo obiettivo richiede un impegno serio da parte delle istituzioni e un cambio di rotta radicale nella gestione del verde urbano.