Roma, ambulanze bloccate e attese infinite per i ricoveri: arriva la denuncia del sindacato

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La situazione critica dei Pronto Soccorso di Roma e della provincia, aggravata dal fenomeno del “blocco barella”, mette in evidenza un problema strutturale che compromette il funzionamento del sistema sanitario regionale e la sicurezza dei cittadini. L’Unione Sindacale di Base Sanità Lazio denuncia, ancora una volta, la necessità di interventi immediati e strutturali per fronteggiare un’emergenza che non può più essere ignorata.

Il problema del blocco barella

La carenza cronica di posti letto ospedalieri si ripercuote sui PS, che sono costretti a trattenere i pazienti sulle barelle delle ambulanze. Questo non solo ritarda l’assistenza adeguata ai pazienti, ma rende i mezzi di emergenza-urgenza inutilizzabili, bloccando di fatto il sistema di pronto intervento. La conseguenza diretta è una risposta inadeguata alle chiamate di soccorso, con ambulanze costrette a operare senza la dotazione essenziale.

Aggressioni e disservizi

La crescente frustrazione dei cittadini, sommata ai tempi di attesa insostenibili, ha portato a un aumento delle aggressioni nei PS e al personale del 118, segno di un sistema che non riesce più a soddisfare i bisogni essenziali di assistenza sanitaria. Questo clima di insicurezza pesa sugli operatori, già sotto pressione per l’insufficienza di personale e risorse.

La denuncia: fallimento delle misure adottate

La “revisione del piano per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento in Pronto Soccorso” del novembre 2022 non ha portato i miglioramenti sperati. Nonostante gli annunci di 14.000 nuove assunzioni in sanità, gli effetti tangibili sono pressoché inesistenti. Con l’avvicinarsi del Giubileo del 2025 e l’afflusso previsto di pellegrini, la situazione rischia di degenerare ulteriormente.

Le richieste del sindacato

L’USB Sanità Lazio chiede: una revisione immediata del piano per il sovraffollamento nei PS, adottando misure efficaci e strutturali; assunzioni massicce di personale sanitario, per aumentare la disponibilità di posti letto e migliorare l’assistenza; un maggiore coordinamento tra ARES 118 e il sistema sanitario regionale, per garantire una risposta tempestiva ed efficiente alle emergenze. “Chiediamo una immediata revisione del piano per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento in Pronto Soccorso del 17/11/2022 una massiccia assunzione di personale che permetterebbe l’aumento dei posti letto producendo così un reale miglioramento dell’assistenza” concludono da Usb.