Roma, amianto nella sede Rai: indaga la Procura. Dipendenti a casa poi (forse) il trasferimento a Pomezia
Roma, la storica sede Rai di Viale Mazzini, simbolo della televisione pubblica italiana, si trova al centro di una situazione delicata e preoccupante. La scoperta di livelli di amianto superiori ai limiti consentiti, rilevati dopo un guasto al sistema di condizionamento che ha provocato un allagamento a fine dicembre, ha portato a decisioni drastiche da parte della dirigenza Rai che ha deciso di intervenire con misure precauzionali immediate.
Amianto nella sede Rai di Roma
L’azienda pubblica ha disposto immediatamente l ’estensione dello smart working per i dipendenti le cui mansioni possono essere svolte da remoto. Per chi è obbligato a lavorare in presenza, l’azienda ha avviato una ricognizione degli spazi disponibili presso altre sedi, come Via Teulada, Via Asiago e Saxa Rubra.
La Procura di Roma avvia una indagine
La Procura di Roma, nel frattempo, ha avviato una inchiesta. Un fascicolo di indagine a modello 45, senza indagati o ipotesi di reato. Il 14 gennaio la Rai aveva deciso del resto di estendere “in via del tutto precauzionale e a maggior tutela dei dipendenti presenti nella sede – così si legge in una nota Rai interna – dopo una comunicazione dell’Azienda sanitaria locale“.
In piazzale Clodio è stato, in parole povere, acceso un faro per verificare eventuali profili penali e in particolare quelli relativi a lesioni a seguito di esposizione all’amianto e dell’antinfortunistica in caso di dipendenti ammalati.
Dipendenti in altre sedi di Roma. Poi, forse, il trasferimento a Pomezia
Queste soluzioni temporanee dello smart working saranno attuate dalla rai in attesa del trasferimento preannunciato in un nuovo edificio situato in zona Roma sud. Nei corridoi di viale Mazzini si vocifera del progetto in corso nel Comune di Pomezia, in località Santa Palomba, dove proprio la Rai sta dismettendo una vecchia e storica antenna e ha avviato, con l’Amministrazione locale, un rapido programma edilizio che dovrebbe portare, nel giro di circa 24 mesi, alla realizzazione di un nuovo polo radiotelevisivo Rai. Una notizia, quest’ultima, che era stata diffusa in esclusiva dal nostro giornale circa un mese fa. Sarà così? Presto lo sapremo.