Roma, ancora abbattimenti di alberi: cittadini infuriati. Il piano delle nuove piantumazioni
È bufera sui nuovi abbattimenti di alberi a Roma. Proprio oggi inizieranno, come informa il Dipartimento di Tutela Ambientale del Comune di Roma, gli abbattimenti di 36 pinus pinea nel territorio del XIV Municipio di Roma. L’intervento verrà eseguito all’interno del Parco del Pineto. Negli ultimi anni sono stati migliaia gli interventi di questo tipo e i cittadini sono letteralmente infuriati. Duro l’attacco di Daniele Diaco in merito a questa politica ambientale.
Abbattimenti al Parco del Pineto
Il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale fa sapere che a partire da oggi, lunedì 3 giugno, si procederà all’abbattimento di 36 Pinus pinea nel Parco del Pineto, in via della Pineta Sacchetti. Un intervento necessario, spiega il Campidoglio, “per urgenti motivi di pubblica incolumità, a seguito di valutazione agronomica, esperita da tecnico abilitato, dalla quale è emerso che gli alberi investigati hanno cessato l’attività vegetativa (piante disseccate/ morte in piedi)”.
Ma se da una parte ci sono i 36 abbattimenti, sulla base del principio di riqualificazione del patrimonio vegetazionale compromesso, è previsto il reimpianto di 57 nuovi esemplari si legge nel comunicato. Inoltre, gli operatori, procederanno all’estrazione delle ceppaie e alla messa a dimora dei nuovi alberi non appena terminato l’intervento di abbattimento.
“18 mila alberi spariti in 3 anni”
Daniele Diaco, consigliere del Comune di Roma e vicepresidente della commissione ambientale, annuncia in una nota che oltre 18 mila alberi sono spariti in 3 anni. “È un vero scandalo che vengano abbattuti alberi su alberi a Roma, anche nei luoghi più suggestivi del centro storico: 18mila in tre anni, a fronte di sole 2mila nuove piante”, annuncia.
“Alcuni alberi non hanno nemmeno dieci anni, eppure non vengono né curati né medicati. Negli ultimi tempi è insomma in corso una vera e propria campagna di abbattimenti dei grandi alberi romani. Che siano pini, olmi o robinie, il conteggio degli abbattimenti per queste piante meravigliose sale ogni ora e prescinde dall’accertamento del loro stato di salute e dalla loro collocazione in strade, parchi o ville. Un caso emblematico riguarda i massicci abbattimenti di Villa Pamphilj e quelli dei rigogliosi olmi storici di via Ozanam” si legge nella nota di Daniele Diaco dalla pagina Facebook del movimento 5 stelle di Roma.
Appello al sindaco
“Chiediamo al sindaco Gualtieri e alla sua Giunta di sospendere qualsiasi abbattimento indiscriminato finché non sia rivisto nel dettaglio un progetto che valuti tutti gli aspetti sistemici e che rispetti a pieno titolo il Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano. Ciò deve avvenire nel contesto di un progetto urbanistico consapevole dei cambiamenti climatici, della sostenibilità, e che metta al centro il benessere dei cittadini e il Bene comune”, scrive Diaco nella nota.
“Alberi piantati già morti”
Negli ultimi mesi i cittadini segnalano tantissimi casi di alberi ripiantati purtroppo morti dopo poco tempo. L’Osservatorio Sherwood Villa Ada, un gruppo di appassionati del parco di Villa Ada che lo monitorano per salvaguardarlo, denuncia sui social, tramite un video, la situazione di Monte Antenne. “Siamo a Monte Antenne luogo di quella che il Campidoglio ha definito una delle più imponenti riforestazioni in corso a Roma. Quasi 100 di questi alberelli su 1000 sono già tutti morti. Di riforestazione non si vede nemmeno l’ombra, tantomeno la sostituzione degli alberelli secchi”, si può sentire nel video denuncia sulla loro pagina Facebook “Osservatorio Sherwoord Villa Ada.
Nessuna cura degli alberi nei parchi
Spostandosi di poco nello stesso quadrante la situazione non cambia di molto. “Nel parco De Cristo, in zona Nuovo Salario, c’erano tantissimi alberi di mimosa stupendi. Purtroppo negli anni, senza alcun tipo di cura o interventi, si sono ammalati e sono o morti o caduti. Ripiantumati? Ma quando mai, siamo ancora in attesa da anni”, segnala Marina una abitante della zona. Poco distante, in via Monte Cervialto, la situazione è pressoché identica se non peggio. “Sono stati piantumati almeno 6 pini negli ultimi anni e ad oggi non ne è rimasto nemmeno uno. Sono tutti morti in quanto nessuno si è mai preso cura di loro”, segnala Fabrizio.