Roma, aria irrespirabile anche in lockdown. Colpa dei ‘botti’ di Capodanno
Aria irrespirabile nella Capitale anche nel giorno di Capodanno. Strano a dirsi, visto il lockdown in vigore in questi giorni di festa. E il divieto di uscire in macchina tranne che per ragioni di lavoro, di necessità o di urgenza. O per fare la spesa e andare in farmacia. E poco altro. Insomma, era lecito attendersi un sostanziale miglioramento della qualità dell’aria, e invece siamo a leggere tabelle che dicono tutt’altro. In particolare, proprio il primo di gennaio hanno sforato diverse centraline in molte zone della città. Lo ha segnalato il servizio di monitoraggio svolto da Arpa Lazio per conto di Roma Capitale. Con dei picchi particolarmente preoccupanti sulla Prenestina, Tiburtina e Tuscolana. Nelle zone più popolose della città, dove maggiore e’ la concentrazione dei residenti. Ma cosa può essere successo? Semplice, secondo gli esperti si sarebbe trattato delle polveri sottili causate proprio dai ‘botti’ di Capodanno. Che ormai vengono indicati un po’ come la causa di ogni male. Dal panico causato agli animali domestici alla moria di uccelli vicino alla Stazione Termini. Fino appunto all’accusa di aver reso l’aria irrespirabile. Sarà anche vero, ma se così fosse si sarà trattato solo di una notte. E dopo tanta ‘clausura’, è difficile condannare chi si è voluto divertire un po’. Anche se a Roma, ricordiamolo, i giochi pirotecnici erano rigorosamente vietati.
Botti e fuochi d’artificio a Roma nonostante i divieti. Capodanno tra le polemiche (video)
Aria inquinata a Capodanno e polveri sottili alle stelle. Schizzano le centraline del Comune
Valori di gran lunga superiori ai limiti consentiti. Con concentrazioni di polveri sottili Pm 10 nell’aria superiori a 80 microgrammi per metro cubo rilevati dalle centraline di Largo Preneste e di Cinecittà. Quando il limite sarebbe fissato a 50. Questo è quanto hanno rilevato ieri le centraline per la misurazione della qualità dell’aria. Specie nelle zone a sud est della Capitale. La causa sarebbero stati i ‘botti’ e i fuochi di artificio sparati a Capodanno. Che tra l’altro erano rigorosamente vietati. Ma rispetto ai quali i controlli sono stati praticamente inesistenti. Va detto che l’anno scorso era andata anche peggio, con sforamenti rilevati in 12 centraline su 13. E picchi anche superiori ai 120 microgrammi di polveri sottili per metro cubo. Non c’era il covid però, e la città era piena di turisti. Così se possibile il dato si quest’anno è ancora più preoccupante. Perciò il Comune di Roma ha emesso una determina dirigenziale rivolta alla popolazione. Nel timore che il maggiore inquinamento possa minare la salute dei cittadini più fragili. E maggiormente esposti a guai polmonari. Cosa che con l’epidemia di covid in corso, sarebbe assolutamente da evitare. “I soggetti a rischio di cui alla premessa, cui compete una particolare cautela di ordine sanitario, è opportuno che evitino di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti” si legge nella nota. E ancora: “Risulta necessario da parte della cittadinanza attuare una serie di azioni volontarie, volte alla riduzione delle emissioni con l’obiettivo di contribuire a prevenire l’aumento delle concentrazioni inquinanti in atmosfera”. Nuovo anno e vecchi problemi insomma. Ma a quanto pare per risolvere i problemi di inquinamento a Roma non basta nemmeno imprigionare tutti in casa per le feste.
https://www.romatoday.it/cronaca/inquinamento-roma-1-gennaio-2021.html