Roma, arrestati i 3 fermati della lite in famiglia alla Serpentara: feriti due poliziotti, uno ha il cranio fratturato
È notizia di pochi minuti fa dell’arresto di tutti e 3 i soggetti fermati questo pomeriggio alla Serpentara a seguito di una lite in famiglia sfociata in una aggressione ad alcuni agenti della Polizia di Stato. Una donna del 76′, un uomo del 73′ ed un giovane sono attualmemte nelle camere di sicurezza del Commissariato in attesa del rito direttissimo. Cosa è accaduto nel pomeriggio?
Prima l’estorsione, poi la lite e l’aggressione alla Polizia
A seguito della lite in famiglia avvenuta oggi a Roma in via Lablache 14, sfociata in una aggressione agli agenti intervenuti nella zona della Serpentara, gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto le 3 persone fermate. Si tratta di una donna del 76′, un giovane di 18 anni ed un uomo del 73′. Da quanto si apprende la donna avrebbe tentato di estorcere denaro al padre e da lì ne sarebbe nata una violenta lite. A quel punto la sorella ha contattato il 112 per chiedere aiuto. Una volta giunti sul posto, gli agenti, sono stati aggrediti da 3 persone: la donna, il compagno ed uno dei figli del compagno. Attualmente, questi ultimi, si trovano tutti nelle camere di sicurezza del distretto Fidene-Serpentara. La donna per estorsione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale mentre l’uomo ed il giovane per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Feriti due poliziotti
Dei quattro poliziotti intervenuti, due sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale. Uno di loro ha riportato una frattura al cranio con una prognosi di 20 giorni. “Un’altra conferma che, purtroppo, chi indossa una divisa diventa troppo spesso un bersaglio facile”, come affermano dai sindacati di polizia.
“Serve protezione per chi serve lo Stato”
Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp Polizia di Stato, ha espresso il suo sdegno per la continua criminalizzazione delle Forze dell’Ordine, sottolineando come i poliziotti si trovino ad affrontare violenza e delegittimazione, mentre cercano di garantire la sicurezza pubblica. Mazzetti ha dichiarato: “Mentre c’è chi dipinge gli operatori come violenti o razzisti, la verità è che sono loro a pagare il prezzo più alto per la sicurezza di tutti”.
Anche Massimo Nisida, segretario Fsp di Roma, ha commentato: “Invece di perdersi in sterili polemiche politiche, dobbiamo proteggere chi ogni giorno rischia la propria salute e vita per fare il proprio dovere”. Nisida ha ribadito l’importanza di punizioni più severe per chi aggredisce le Forze dell’Ordine, chiedendo che chi attacca un poliziotto non possa beneficiare di misure alternative al carcere.