Roma, arrestato latitante internazionale: contrabbando da 130 milioni di dollari
Era in fuga da anni, ma la sua corsa si è conclusa in un hotel romano: la Polizia di Stato ha messo fine alla latitanza di un quarantasettenne ricercato in campo internazionale dalle autorità del Kazakistan per gravi reati di contrabbando. Il latitante, su cui pendeva un mandato d’arresto europeo, è stato individuato a Roma grazie al sistema di controllo informatico “Alloggiati”, che monitora gli ospiti delle strutture ricettive.
L’arresto del latitante a Roma in un hotel di via Cristoforo Colombo
Il blitz è scattato alle prime ore della notte. Erano circa le 3:30 quando una segnalazione ha raggiunto la Sala Operativa della Questura di Roma. Gli agenti dei distretti Tor Carbone ed Esposizione si sono subito messi in moto. Dopo aver localizzato il sospettato in una stanza dell’albergo, i poliziotti sono entrati in azione e hanno trovato il latitante ancora nella sua camera.
Un contrabbando da 130 milioni e anni di latitanza
Secondo le informazioni raccolte dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’uomo era coinvolto in un traffico illecito su larga scala tra Kazakistan e Cina. La sua attività criminale risale al periodo tra il 2007 e il 2011. In quegli anni, riuscì a eludere i controlli doganali creando un danno economico che supera i 130 milioni di dollari. Una cifra che ha fatto di lui uno degli uomini più ricercati dalle autorità kazake, che da anni tentavano di fermare la sua fuga.
Il trasferimento in carcere a Regina Coeli
Con l’arresto messo a segno dagli investigatori italiani, il quarantasettenne è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove dovrà scontare una condanna a 16 anni di reclusione. La collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e internazionali si è rivelata fondamentale per chiudere un capitolo di criminalità che si trascinava da troppo tempo.