Roma, aumentano i cinghiali, avvistamenti a Settebagni e Aurelia
Nella Capitale aumentano i cinghiali avvistamenti recenti hanno avuto luogo di recente a Settebagni e sull’Aurelia. Non solo quindi tranquilli passeggi e passeggiate per le vie della Capitale, ma anche incursioni in spiaggia. La presenza di cinghiali a Roma e dintorni non accenna a diminuire, anzi, stando alle numerose segnalazioni dei cittadini, sembra essere in aumento.
Roma, cinghiali (con cuccioli) a Settebagni
Un recente avvistamento ha destato particolare preoccupazione tra i residenti di Settebagni, dove un esemplare di grandi dimensioni è stato immortalato in via Capoliveri. Secondo il racconto di una residente, il cinghiale non era solo, ma era accompagnato da alcuni cuccioli. Non si tratta di un caso isolato. La presenza di questi animali selvatici è ormai una realtà consolidata in diverse zone della città, con avvistamenti frequenti anche a Villa Pamphilj e nei quartieri di Mostacciano e Casal Brunori.
Incidenti a causa dei cinghiali, tra Roma (Aurelia) e Latina
Purtroppo, gli incontri ravvicinati con i cinghiali non si limitano alle semplici passeggiate. Un automobilista ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto a seguito dell’impatto con uno di questi animali proprio di recente in zona Aurelia. Un altro episodio simile si è verificato a Latina, dove un branco di cinghiali ha fatto irruzione in una spiaggia, scatenando il panico tra i bagnanti.
Le cause di questa proliferazione all’interno delle aree urbane sono da ricercarsi nella ricerca di cibo e nella mancanza di predatori naturali. Gli esperti invitano a non adottare comportamenti che possano incoraggiare gli avvicinamenti. Come ad esempio offrire cibo agli animali, e sottolineano l’importanza di un intervento mirato da parte delle autorità per gestire la situazione in modo efficace, tutelando la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali selvatici.
È fondamentale adottare un approccio responsabile e consapevole, basato sulla comprensione del ruolo ecologico dei cinghiali e sulla ricerca di soluzioni che favoriscano la coesistenza pacifica tra uomo e natura.
Oltre, magari, a politiche mirate di limitazione della proliferazione. Ma a queste ultime debbono pensare le Asl – Autorità Sanitarie Locali che hanno competenza territoriale e capacità sanitaria.