Roma, aumento delle tariffe del trasporto pubblico a 2 euro. I pendolari: “No grazie!”

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A Roma è scoppiata una polemica riguardo all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico, voluto dal sindaco Roberto Gualtieri. I pendolari, soprattutto coloro che utilizzano quotidianamente i mezzi per spostarsi in città o verso i comuni limitrofi, sono pronti a mobilitarsi contro la decisione. L’aumento del biglietto da 1,50 a 2 euro è percepito come un ulteriore peso in un contesto già gravato da inflazione e aumento del costo della vita.

Protesta dei Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord e Roma Ostia Lido

I comitati dei pendolari, in particolare quelli della Roma Ostia Lido e Roma Nord, lamentano che il servizio erogato da ATAC sia inadeguato rispetto ai costi attuali. Le lunghe attese, le stazioni della metropolitana chiuse, le scale mobili ferme e la riduzione del servizio tram sono problemi quotidiani che rendono l’aumento ingiustificato. “Come pensano Gualtieri e l’assessore alla mobilità, Patané, di convincere i cittadini ad accettare un tale incremento con un servizio così degradato?” chiedono i pendolari.

Tensione tra Comune e Regione

Il dibattito si inserisce in un contesto di tensione tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, guidata dal governatore Francesco Rocca, che critica le spese eccessive della Capitale. Il sindaco Gualtieri sostiene che l’aumento è necessario per trovare i 22 milioni di euro indispensabili per rinnovare il contratto di servizio con ATAC, mentre Rocca propone di ridurre alcune agevolazioni, come l’abbonamento annuale agevolato per gli under 19, per recuperare parte delle risorse.

La soluzione alternativa dei sindacati

I sindacati hanno proposto una soluzione alternativa: un biglietto da 2,50 euro per i turisti, mantenendo invariato quello per i residenti a 1,50 euro. Tuttavia, questa proposta sembra difficile da realizzare, a causa delle complicazioni legali e operative, come la necessità di verificare la residenza dei viaggiatori.

In arrivo nuove mobilitazioni?

I pendolari avvertono che un aumento delle tariffe non farà altro che incentivare l’uso delle auto private, aggravando il traffico e peggiorando la qualità dell’aria. Chiedono che il servizio venga prima migliorato e solo dopo si possa discutere di eventuali aumenti. Se non verranno trovate soluzioni, minacciano di tornare a manifestare con forza contro questi “aumenti ingiustificati e ingiustificabili”.