Roma, autista del bus si tatua una bestemmia sul braccio: la foto diventa virale
A Roma ci sono autisti che finiscono sui giornali per i loro atti di coraggio, magari perché intervengono per sedare una lite tra passeggeri. Oppure per sventare una rapina o un borseggio o addirittura ritrovare una donna scomparsa. O quelli che riescono a mantenere il sangue freddo nel caso di malore di un passeggero e, grazie alla loro tempestività, gli salvano la vita. O quelli che, semplicemente, ma che servono per tingere di rosa anche le giornate più nere e ridare un sorriso a chi lo ha perso, fanno straordinari non pagati e, alla fine del turno, vanno alla ricerca di chi ha lasciato a bordo del bus uno zaino, un orsacchiotto o una cartellina piena di documenti o di analisi cliniche.
Guida… tatuata
Ma gli autisti non sono tutti così. Anzi. Visti i racconti dei passeggeri, ce ne sono molti che non rispettano le regole. Chi si finge malato per non andare al lavoro, chi parla al telefono, chi messaggia, chi risponde sgarbatamente, chi guida a porte aperte. E chi, come l’uomo fotografato nelle scorse ore, mette in bella mostra i suoi tatuaggi.
Cosa c’è di male? Nulla, se si tratta di un bel tatuaggio. Ma il “disegno” in questione è una bestemmia. E questo, per la stragrande maggioranza degli italiani (e non solo), non è tollerabile. Soprattutto se stai svolgendo un servizio pubblico.
La foto incriminata
Ed ecco che l’autista, alla guida del bus della linea Atac 500, che collega la metro A Anagnina, con la fermata della linea C Torre Angela, “beccato” da un passeggero, che fotografa il braccio in bella vista. La scritta è inequivocabile. “Al porco Dxx” non c’è mai fine”. Quindi una bestemmia elevata all’ennesima potenza.
La foto finisce immediatamente sulla pagina di denuncia Welcome to Favelas. Ovviamente basta poco ad Atac per fare i dovuti controlli.
Il provvedimento: autista sostituto
La linea 500 non è gestita direttamente da Atac, ma da un privato: l’azienda capitolina dei trasporti ha infatti sub-affidato a ditte esterne per supportare il servizio. E quindi ieri pomeriggio, non appena vista la foto, i vertici Atac hanno contattato i responsabili delle risorse umane della società esterna per chiedere la sostituzione dell’autista.
Non si sa cosa abbia fatto la ditta nei confronti dell’autista: se un richiamo o semplicemente uno spostamento ad altro servizio. Oppure se gli abbiano consigliato di mettere una camicia a maniche lunghe. Ma l’uomo non potrà tornare a guidare bus Atac.