Roma, auto del car sharing vandalizzata in via Lucio Sestio: il degrado urbano riaccende il dibattito

Finestrini rotti, vetri sparsi sui sedili, un’auto fuori uso. Il car sharing a Roma si scontra, ancora una volta, con inciviltà e degrado urbano. L’ultimo episodio arriva ieri, 9 febbraio 2025, da via Lucio Sestio, nel quartiere Tuscolano, in pieno Municipio VII, dove un’auto del servizio è stata vandalizzata, lasciando l’ennesima testimonianza di quanto sia difficile far funzionare la mobilità condivisa in una città che sembra non rispettare il bene pubblico.
Le immagini, pubblicate dalla pagina Welcome to Favelas, hanno immediatamente scatenato una pioggia di commenti sui social. Alcuni utenti accusano Roma e il Sud Italia di essere incompatibili con il car sharing, altri allargano il discorso all’intero Paese, sostenendo che l’Italia non sia ancora pronta per questi servizi. E c’è chi, esasperato, non vede alcuna possibilità di cambiamento.

Un Paese incapace di rispettare i beni pubblici?
La discussione nata online è lo specchio di un problema che va ben oltre la singola auto vandalizzata. Il car sharing dovrebbe essere una soluzione moderna ed ecologica, ma in Italia si trasforma troppo spesso in un’occasione per atti vandalici. E i commenti parlano chiaro:
“A Roma non si è pronti per il car sharing, così come a Napoli e altre città del Sud. Mi dispiace dirlo, io sono di Potenza e il car sharing ancora nemmeno si pensa, ma la dura verità è che solo al Nord per il momento si può farlo”. C’è chi, però, contesta questa visione: “Fidati, neanche al Nord”. E chi non ha dubbi sul problema principale: “Il problema è l’Italia, non solo Roma o Napoli. Quando capirete questo, forse ci sarà speranza”.
Alcuni commenti puntano il dito direttamente contro la mentalità italiana, senza mezzi termini: “Siamo un Paese di incivili. Auto abbandonate ovunque, bici elettriche lanciate nel Tevere. E ci meravigliamo?”. Altri utenti ironizzano amaramente sulla situazione: “Crash sharing”.
Ma la riflessione più amara arriva da chi sottolinea il peso economico di questi episodi: “Chissà perché certe compagnie non investono qui, chissà perché i prezzi delle assicurazioni aumentano. Possiamo cambiare tutti i politici e i sindaci del mondo, di qualsiasi partito, ma la mentalità di certa gente non la puoi cambiare… servirà ancora molto tempo”.
Roma tra car sharing distrutto e lanterne rubate: il degrado non si ferma
E sempre nella giornata di ieri, un altro episodio vergognoso ha colpito la città. In piazza Vittorio, nel cuore dell’Esquilino, quella che doveva essere una serata di festa si è trasformata in uno spettacolo indegno: alcune lanterne rosse, allestite dalla comunità cinese per celebrare il Capodanno, sono state strappate e rubate dalla folla.
L’assalto alle decorazioni non solo ha rovinato la celebrazione, ma ha anche messo a rischio la sicurezza dei presenti. Una delle travi a cui erano agganciate le lanterne è crollata, per via del peso e della forza esercitata dalla gente che cercava di appropriarsi degli addobbi. Anche in questo caso, le immagini dell’accaduto sono state pubblicate su Welcome to Favelas, scatenando un’ondata di indignazione.