Roma, auto modificate illegalmente: la Polizia chiude Tuscolana e Anagnina: multati 9 giovani
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Roma, un’operazione congiunta delle forze dell’ordine ha messo fine a una serie di raduni sospetti legati al fenomeno delle corse clandestine e delle modifiche illegali su automobili. Nei quartieri Tuscolana e Anagnina, le autorità hanno intensificato i controlli con posti di blocco e verifiche approfondite sui veicoli in transito, sanzionando nove giovani per violazioni al codice della strada.
Roma, auto modificate illegalmente, la polizia chiude Tuscolana e Anagnina
L’intervento, frutto di una pianificazione mirata coordinata dalla Questura di Roma, ha visto la collaborazione di Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e specialisti della Polizia Stradale. Le pattuglie hanno presidiato per due settimane le principali arterie di accesso alla zona commerciale di Anagnina, intercettando e verificando i veicoli sospetti.
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Controllate 480 persone, elevate 9 multe
Le attività di controllo hanno coinvolto circa 480 persone e 230 automobili, sottoposte a verifiche minuziose. Particolare attenzione è stata riservata alle modifiche non autorizzate sulle vetture, fenomeno noto come “autotuning“, spesso associato a corse clandestine e disturbo della quiete pubblica. Le sanzioni elevate riguardano, oltre alla mancata osservanza delle norme di sicurezza come l’uso delle cinture, anche interventi tecnici non conformi alle specifiche di fabbrica.
Controllati i parcheggi di Roma sud
Durante le operazioni, le forze dell’ordine hanno presidiato anche le aree di parcheggio limitrofe. Zone dove in passato erano stati segnalati raduni di auto con impianti acustici ad alta potenza. Causa di disagi per i residenti. La presenza massiccia delle pattuglie ha dissuaso i partecipanti e ristabilito la tranquillità nella zona.
L’intervento rientra in una strategia di controllo del territorio avviata dalla Questura di Roma, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di illegalità e garantire la sicurezza nelle aree periferiche della città. Le verifiche continueranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di scoraggiare pratiche pericolose e migliorare la vivibilità nei quartieri interessati.