Roma, autoferrotranvieri in protesta davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (FOTO)
E’ in corso uno sciopero degli addetti alla manutenzione infrastruttura di RFI oggi a Roma. Una protesta sotto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in via Nomentana, a due passi da piazzale di Porta Pia e via del Policlinico, con uno sciopero che durerà fino alle 21 di oggi. Proprio qui centinaia di manutentori di RFI provenienti da Roma Termini si sono radunati per andare sotto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e manifestare tutto il loro dissenso ed opposizione all’accordo nazionale, a quelli territoriali e alle variazioni arbitrarie aziendali dell’orario di lavoro che proprio oggi, 3 giugno, entreranno in vigore.
Le motivazioni dello sciopero
A chiarire le motivazioni della protesta sono le sigle sindacali le quali specificano che nasce “a sostegno della vertenza dei lavoratori del settore contro l’accordo del 10 gennaio la cui applicazione inciderà profondamente sulla vita, sulla dignità, sulla salute e sulla sicurezza dei ferrovieri; per il rinnovo delle Rappresentanze dei Lavoratori (RSU/RLS) decaduti da oltre 5 anni privando i lavoratori del diritto alla democrazia di scegliere i proprio rappresentanti; contro le arbitrarietà aziendali, in palese violazione del contratto, che si stanno imponendo ovunque”.
I sindacati ribadiscono il ruolo centrale del Ministero
USB Attività Ferroviarie ribadisce: “Il ruolo centrale del Ministero dei Trasporti nella vertenza in corso e chiederemo ancora una volta un incontro mentre gli operai in sciopero saranno sotto gli occhi dei politici e dei funzionari del Ministero, finora principalmente attivo nel tagliare nastri e noto per gli attacchi al diritto di sciopero, per mostrare quale sia la portata del problema che sta interessando un’azienda che è controllata al 100% dal Governo e che svolge servizio pubblico essenziale. Peraltro in queste sedi si dovrebbe discutere di come non morire di lavoro, memori di quanto successo a Brandizzo, invece di rendere ancora più flessibile l’orario di lavoro”.
Chiesto di annullare l’accordo di settore
I sindacati ritengono inoltre: “Inaccettabile la firma di un tale accordo di settore per di più attivato nelle attuali condizioni di vacanza normativa, economica e di rappresentanza dei lavoratori e pertanto proclamiamo una nuova azione di sciopero per l’annullamento dell’accordo di settore, per il contrasto immediato a ogni ricaduta territoriale dei suoi contenuti, per l’avvio di una reale consultazione certificabile dei lavoratori interessati, per il rinnovo delle rappresentanze dei lavoratori, per contrastare l’arbitrarietà e le forzature aziendali, per l’apertura di una concreta vertenza che rivendichi il ripristino effettivo delle tutele e dei diritti contrattuali e per migliori condizioni di lavoro e di vita per i lavoratori del settore, per un rinnovo contrattuale che preveda la riduzione dell’orario di lavoro e adeguati riconoscimenti professionali e salariali”.