Roma avrà nove nuove biblioteche in sei diversi Municipi: dove e quando sorgeranno
Roma avrà nove nuove biblioteche in sei diversi Municipi: la Capitale si prepara ad arricchire il suo tessuto urbano con altrettanti centri culturali distribuiti in sei diversi Municipi romani, offrendo nuovi spazi di cultura, aggregazione e innovazione in aree finora poco servite. Questi nuovi “Poli Civici Culturali” saranno realizzati grazie a un finanziamento complessivo di 32,5 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Roma avrà nove nuove biblioteche
Il progetto, annunciato in realtà dal Campidoglio a luglio 2023, non ha ancora preso il via. Ma l’ultima e decisiva ‘spintarella‘ alla Giunta Gualtieri per agevolare la loro partenza arriverà lunedì prossimo 23 settembre. La ‘spintarella’ partirà da parte di Giovanni Caudo, consigliere comunale e presidente della Commissione capitolina Speciale PNRR. Attesi, tra gli altri, alla seduta: Miguel Gotor, assessore alla Cultura della giunta capitolina; Paolo Aielli, direttore Generale di Roma Capitale. E, infine, Cinzia Esposito, Direttore Dipartimento delle Attività Culturali. Oltre ai Presidenti dei Municipi coinvolti: III, V, VII, VIII, XIII, XIV e XV. Insomma, il Campidoglio ha evidentemente intenzione di ultimare i cantieri dei nuovi centri culturali prima delle prossime elezioni, quindi non oltre il 2026.
In sei diversi Municipi di Roma
I nuovi poli culturali verranno collocati strategicamente in aree che, fino a oggi, non disponevano di servizi di questo genere, offrendo una rete di spazi accessibili per favorire la coesione sociale e lo sviluppo culturale. Le nove nuove strutture saranno distribuite nei seguenti luoghi: l’ex Scuola Parini nel III Municipio a Piazza Capri, il Casale La Rustica e l’edificio di via Fontichiari nel V Municipio, il complesso Tre Casali e l’edificio di via Arco di Travertino nel VII Municipio, un edificio in via Ostiense 122 nell’VIII Municipio, la storica Fornace Veschi in viale di Valle Aurelia nel XIII Municipio, e gli edifici rurali di Selva Candida nel XIV Municipio, in via Cusino.
Ristrutturazione delle vecchie biblioteche
Il progetto non si limiterà alla costruzione di nuovi spazi. Altri 17,5 milioni di euro verranno destinati alla riqualificazione e rifunzionalizzazione di 21 biblioteche già esistenti, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica e i servizi offerti. Attualmente, Roma conta su un totale di 40 sedi bibliotecarie distribuite nei vari quartieri. Questi interventi puntano a rendere più moderni e accessibili i servizi culturali già presenti, creando un sistema integrato che copra l’intera città.
La creazione dei nuovi poli culturali è parte di una strategia più ampia che mira a promuovere la cultura come strumento di coesione sociale, innovazione e competitività. Questi nuovi centri saranno molto più che semplici biblioteche: si tratta di spazi polivalenti che offriranno una vasta gamma di servizi ai cittadini. Dall’assistenza legale e psicologica ai corsi di formazione, dagli spazi per lo studio aperti anche nelle ore serali a quelli dedicati all’arte e al coworking, i nuovi poli saranno luoghi di incontro e partecipazione attiva, pensati soprattutto per le giovani generazioni.
Edifici degradati o in disuso per le nuove biblioteche
Uno degli aspetti centrali di questo piano è il recupero di edifici pubblici degradati o in disuso, conferendo loro una nuova vita e un nuovo significato. Ad esempio, la Fornace Veschi, un importante sito di archeologia industriale a Valle Aurelia, sarà trasformata in un centro culturale all’avanguardia, integrando la memoria storica con le esigenze contemporanee della comunità. Allo stesso modo, edifici rurali come quelli di Selva Candida saranno rifunzionalizzati per rispondere alle esigenze culturali del quartiere.