Roma, ‘bandiere e botte’ all’Olimpico: gli sbandieratori oscurano la visuale, tensioni tra tifosi

Grande attesa per la partita di domani sera alle 21:00 allo stadio Olimpico, dove la Roma di Claudio Ranieri incontrerà l’Atletico Bilbao per il primo dei due match degli ottavi di finale di Europa League. I giallorossi in casa dovranno dare il massimo per volare con un minimo di serenità in Spagna, dove li attenderà la gara di ritorno il 13 marzo.
Ma intanto, risultati a parte, all’Olimpico ci sono altri problemi, evidenziati nelle ultime gare interne. E stavolta a darli non sono i giocatori in campo. Niente grattacapi dettati da infortuni o preparazione atletica non al massimo. Ma… questioni tra tifosi, che sono addirittura arrivati alle mani. Motivo del contendere le bandiere, o meglio gli sbandieratori. Troppo insistenti, al punto da impedire la visuale della partita a una bella fetta di pubblico. E tra questi a qualcuno che, stanco di pagare per non vedere altro che stoffa ondeggiante, ha perso la pazienza e ha dato il via alla rissa.

Da sbandieratori a disturbatori? Le botte tra tifosi
La rissa si è scatenata, all’interno dello stadio, nel corso dell’incontro casalingo Roma-Eintracht Frankfurt del 30 gennaio, finito 2-0 per i giallorossi. Gli sbandieratori, posti quasi a bordo campo, a ridosso del vetro di contenimento, tra un coro e un inneggiamento sventolavano le enormi bandiere della Roma, sia nella curva Nord che nella tribuna Tevere. Ed è proprio lì che i tifosi con i posti nella parte bassa si sono innervositi.
Prima sono volate le parole, poi le mani. E, tra gli stessi tifosi della Roma, hanno iniziato a picchiarsi. Solo l’intervento rapido delle forze dell’ordine ha evitato che la rissa, che aveva coinvolto già diverse persone, si estendesse ulteriormente, con più gravi conseguenze.
Nuovo episodio in Roma-Como
Stessa cosa è successa durante la partita di campionato Roma-Como, terminata 2-1 per i padroni di casa. Gli sbandieratori, come ormai d’abitudine, sventolavano i loro vessilli, mentre gli spettatori – paganti – dietro non riuscivano a vedere la partita. E anche stavolta è iniziato lo scambio di opinioni accesso, ricalcando il copione di Coppa. Prima la discussione, con qualche parolaccia e qualche insulto. Poi l’accenno di rissa, stavolta immediatamente bloccato dalla polizia, intervenuta prima che i tifosi arrivassero alle mani.
Tifosi in “ostaggio”
Gli episodi sono passati sotto silenzio da parte della società, che non è intervenuta. E questo, in un certo senso, “autorizza” a proseguire. Quindi gli sbandieratori potranno continuare a utilizzare bandiere enormi durante tutta la partita – e non, magari, solo prima dell’inizio, durante le interruzioni o in occasione di un gol – impedendo a chi ha regolarmente acquistato il biglietto di vedere quello che, in teoria, dovrebbe essere uno spettacolo.
La differenza con la Curva Sud
Anche in Curva Sud, da sempre, ci sono gli sbandieratori. Ma chi va nella sud lo fa anche per l’atmosfera che si respira, non solo per vedere la partita. Se ci riesce bene, se invece si “becca” le “sventolate” e perde delle azioni, vedendo in cambio i colori giallorossi che ondeggiano, è felice lo stesso, perché lo ha messo in conto. Senza contare che, durante la partita, non vengono sventolate in continuazione come succede invece in tribuna Tevere e in curva nord.
E chi va in tribuna Tevere, con l’abbonamento o con il biglietto, dopo aver pagato molto di più, ma anche chi si reca nella curva nord, solitamente vorrebbe seguire la partita. E gli gira male se qualcuno glielo impedisce per tutto il tempo. Ecco quindi che scoppiano le liti. “Non possiamo essere ostaggio dell’arroganza e della prepotenza di chi pensa di poter fare come vuole allo stadio”, dichiarano alcuni tifosi che abitualmente vanno in Tribuna Tevere. Che succederà domani? Ci sarà modo di garantire una buona visione della partita a tutti, magari con un intervento decisivo da parte della As Roma, che potrebbe fare degli annunci con gli altoparlanti per invitare a un uso più responsabile delle bandiere?