Roma, Basilica di Santa Maria Maggiore: scatta il nuovo piano di sicurezza per gestire 70.000 fedeli

Roma, Polizia Basilica Santa Maria Maggiore

Settantamila fedeli in un solo giorno. È questo il dato clamoroso che ha spinto la Questura di Roma a ridisegnare la geometria della sicurezza attorno alla Basilica di Santa Maria Maggiore, diventata in questi giorni il fulcro della devozione popolare.

Il 26 aprile il trasferimento delle spoglie di Papa Francesco ha cambiato tutto. Già dalla mattina successiva, dalle ore 6:00, è partito un nuovo modello organizzativo che punta a garantire l’ordine pubblico e l’accoglienza di migliaia di pellegrini, pronti a mettersi in fila per varcare la Porta Santa giubilare.

Transenne mobili e metal detector: così Roma protegge i fedeli in fila

Per gestire il gigantesco afflusso, è stata creata una perimetrazione mobile con transenne su tutta piazza dell’Esquilino, trasformata in una gigantesca area di attesa. I fedeli vengono incanalati verso varchi di filtraggio presidiati, senza impedire la normale circolazione dei pedoni.

Alle postazioni di controllo, già dotate di rapiscan fissi, sono stati aggiunti metal detector a passaggio multiplo. Chi non porta borse o bagagli riesce così a superare i controlli in modo molto più rapido. Una scelta obbligata per evitare code infinite e disagi insostenibili.

Già alla vigilia della tumulazione, i numeri parlavano chiaro: tra i 3.000 e i 4.000 visitatori al giorno. Con il trasferimento del feretro, l’afflusso è esploso, portando Roma a rivedere i suoi piani di sicurezza.

Non solo Santa Maria Maggiore: controlli anche a Roma Termini e nelle stazioni metro più strategiche

Il dispositivo di sicurezza si allarga oltre la Basilica. Equipaggi delle Forze dell’Ordine e unità antiterrorismo presidiano ogni angolo strategico, seguendo la nuova linea di intervento definita dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia.

Massima attenzione anche all’hub di Roma Termini, cuore logistico della Capitale, e alle stazioni metro di piazza della Repubblica e via Cavour. Un controllo capillare che si integra perfettamente con il dispositivo giubilare già predisposto mesi fa.

Il modello organizzativo è flessibile: si potenzia o si riduce a seconda dell’afflusso di fedeli e delle esigenze che emergeranno nei prossimi giorni. Un piano pensato per proteggere senza paralizzare la città.