Roma, beffa all’ex Borghetto degli Artigiani: a colazione parte la bonifica, a cena tornano gli spacciatori con forni, bombole e cani (maltrattati) – VIDEO

Cani ex borghetto degli artigiani

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Hanno aspettato che se ne andassero tutti. Il presidente del V Municipio di Roma Mauro Caliste, l’assessore all’Ambiente Edoardo Annucci, il presidente della commissione del Campidoglio Ambiente, Giammarco Palmieri. E poi, ovviamente, gli operai dell’Ama e gli agenti della polizia locale. Poi, quando hanno capito che tutto era tranquillo dopo quello che era stato fissato come il primo giorno di “rimozione dei rifiuti”, sono rientrati, riportando tutto dentro. Compresi i cani. Quelle povere bestiole che lì di certo non ci vogliono stare, visto come vengono maltrattate.

Forni, pericolose bombole a gas, coperte. L’andirivieni del “trasloco” è stato documentato in un video, filmato da Marco Mastro di Dillo a noi Roma. E l’ex Borghetto degli Artigiani di Acqua Bullicante ha immediatamente ripreso vita. E traffici.

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La bonifica

La situazione dell’ex Borghetto degli Artigiani  è ormai nota a tutti. Per mesi è rimasto abbandonato a sé stesso, trasformandosi in una discarica abusiva tra resti di baraccherifiuti ammassati e occupazioni illegali. E un continuo andirivieni di personaggi inquietanti, tra spaccio di droga, richieste di denaro ai passanti ed episodi di microcriminalità.

Ieri, appunto, gli operatori di Ama hanno avviato la rimozione dei rifiuti, almeno dieci metri cubi di immondizia lasciata a marcire dopo l’ultima bonifica fallita del luglio scorso. Una fase che durerà almeno 3-4 giorni, poi toccherà al Servizio Giardini intervenire sul verde e avviare le indagini geognostiche.

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Cani usati come “guardie” per i traffici di droga. E maltrattati

Ma, come abbiamo accennato, non appena autorità e operai si sono allontanati, ecco che i “soliti noti” sono tornati, riportando dentro tutto ciò che gli serviva. Anche i cani. Quei cani che, più volte, qualcuno ha segnalato in quanto picchiati, tirati, maltrattati. Usati per fare la guardia a un “fortino”. Ed eccola, l’ultima denuncia, l’ultimo grido di dolore che si leva da chi è testimone ogni giorno dei lamenti di queste bestiole, ma anche dei traffici di chi vive nel parco. “In una periferia dimenticata di Roma, tra le mura fatiscenti dell’ex Borghetto degli Artigiani in via Acqua Bullicante, si consuma ogni giorno una silenziosa tragedia. Qui, tra capannoni occupati da spacciatori e tossicodipendenti, vivono – o meglio, sopravvivono – cani ridotti a strumenti di guardia, messi a protezione della droga come fossero oggetti senz’anima”, si legge nell’appello.

Catene corte, fame, paura e abbandono sono la loro unica quotidianità. Usati come scudi viventi in una zona definita “franca”, dove lo Stato sembra aver rinunciato a entrare se non con l’esercito, questi animali pagano con la pelle l’indifferenza generale. Le autorità conoscono. Sanno. Ma nessuno interviene”.

L’appello: “Non si può restare a guardare”

“Questa non è più solo una questione animalista: è una ferita aperta nel cuore della Capitale, un insulto alla civiltà e alla dignità umana e animale”, prosegue l’appello, che in poche ore ha fatto il giro del web, accompagnato da un video che mostra i cani trascinati a forza nelle baracche, su due zampe, dalla collottola, evidentemente maltrattati. “Rivolgiamo un appello urgente alle istituzioni, ai cittadini, a chiunque abbia ancora coscienza: non possiamo restare a guardare. Facciamoci sentire, per loro. Perché nessun cane dovrebbe vivere nell’orrore”.

E non sono solo i cani a risentire della situazione. “Qui ogni giorno la situazione è pesante”, racconta un residente. “Questa gente gira per i marciapiedi chiedendo soldi. E se un giovane magari riesce a divincolare, per un anziano la situazione cambia: se non paga sono guai”.

Demolizioni il 22 aprile?

La bonifica partita ieri dovrebbe essere propedeutica alle demolizioni, il cui inizio è previsto per il 22 aprile, data fissata anche per l’inizio della bonifica dell’amianto, come spiegato l’Assessora ai Lavori pubblici Segnalini. “Prima sarà sfalciata l’erba e portati a rifiuto i materiali ingombranti oggi presenti nell’area. Poi procederemo con la demolizione dei manufatti, oggi occupati per spaccio e altro, e con la conseguente rimozione dell’amianto”, ha dichiarato. Abusivi permettendo…