Roma, bici elettriche e monopattini gettati nel Tevere o abbandonati in strada: è iniziata la bonifica
A Roma è partita un’importante operazione di bonifica per recuperare biciclette elettriche e monopattini a noleggio abbandonati sulle banchine e nel letto del Tevere. Questi mezzi, spesso utilizzati in modalità sharing e lasciati indiscriminatamente, sono stati un problema crescente per l’ambiente e il decoro urbano. Ora, dopo mesi di segnalazioni e sopralluoghi, le autorità hanno avviato i lavori per rimuoverli.
Bici elettriche e monopattini gettati nel Tevere e in giro per Roma
I primi interventi si sono concentrati sul tratto della banchina destra del Tevere, nei pressi del ponte Regina Margherita. Qui i tecnici, coadiuvati dagli operatori dell’assessorato all’Ambiente del I Municipio, dalla polizia locale del gruppo Trevi e dagli addetti della Lime, la società proprietaria di molti dei mezzi abbandonati, hanno recuperato almeno venti veicoli elettrici, prevalentemente biciclette.
Nel fondo del Tevere di Roma da mesi
Molti di questi mezzi giacevano sul fondo del fiume da mesi, incastrati tra rami e vegetazione. Le operazioni di recupero, rese difficili dalle condizioni dei veicoli e dell’ambiente circostante, sono state necessarie per affrontare un problema che non era più solo estetico, ma anche ambientale.
La presenza di questi mezzi nel fiume rappresentava una minaccia per l’ecosistema. Le batterie elettriche, in particolare, sono altamente inquinanti e il loro deterioramento nell’acqua poteva causare gravi danni all’ambiente. La questione era divenuta urgente, spingendo le autorità a intervenire con decisione.
Uso ‘indiscriminato’ dello sharing
Il fenomeno dell’abbandono di monopattini e biciclette lungo il Tevere è legato all’uso indiscriminato del servizio di sharing, che consente agli utenti di lasciare i mezzi ovunque senza obbligo di riconsegna in punti specifici. Nonostante il divieto di circolazione sulle banchine del fiume, molti utenti accedevano a queste aree da passaggi liberi, come quelli nei pressi di Ponte Marconi e Porta Portese. Una volta terminato l’utilizzo, i mezzi venivano abbandonati vicino alla riva, sulle piste ciclabili o persino sulle scalinate che conducono alla strada. Durante le piene del fiume, questi mezzi venivano trascinati in acqua, aggravando la situazione.
Il sopralluogo post-Natale
L’operazione di bonifica, pianificata dopo un sopralluogo del 26 dicembre, prevede interventi anche in altre zone critiche, come i tratti della banchina destra e il letto del fiume nei pressi di Trastevere e Ponte Marconi. L’obiettivo è ripulire completamente queste aree e prevenire ulteriori episodi di degrado.
L’iniziativa rappresenta un primo passo verso una gestione più responsabile dei servizi di sharing e una maggiore tutela dell’ambiente urbano. Le autorità stanno lavorando per migliorare i controlli e sensibilizzare i cittadini sull’uso corretto dei mezzi a noleggio, affinché episodi di questo tipo non si ripetano. Nel frattempo, i lavori di bonifica proseguiranno, restituendo al Tevere e alla città di Roma un aspetto più pulito e rispettoso dell’ambiente.