Roma, biglietto metro e bus a 2 euro: ‘asse’ Rocca-Gualtieri per evitare l’aumento, ma FdI frena
La questione dell’aumento del biglietto della metro e del bus a Roma, che quasi sicuramente porterà il prezzo del BIT a 2 euro, sta generando forti polemiche e proteste tra gli utenti, già esasperati dai disservizi quotidiani. Nonostante il congelamento del prezzo per oltre vent’anni, la notizia è stata accolta come una “doccia fredda”, soprattutto per la qualità del servizio, che molti ritengono inadeguata.
“L’aiutino” di Rocca a Gualtieri
Ma l’aumento non ha provocato malumori solo tra gli utenti che reputano il servizio inefficiente. Il dibattito, infatti, si è acceso anche tra le istituzioni locali. Da una parte, troviamo stranamente alleati il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. I due stanno lavorando per evitare l’aumento del biglietto a 2 euro, che potrebbe diventare effettivo nelle prossime settimane se non si troveranno fondi alternativi per coprire il deficit del trasporto pubblico locale.
E qui Gualtieri si erge a paladino difensore del Governatore del Lazio, ma solo perché quest’ultimo sta facendo di tutto per trovare i fondi da dargli: “Non è colpa sua se i soldi non ci sono”, puntando il dito contro il governo centrale. Quindi, dice il sindaco, se i soldi non arrivano dallo Stato, le cose sono due: o si aumenta il prezzo del biglietto o si riducono i servizi. Che già, detta tutta, fanno abbastanza pietà, senza bisogno di mortificarli ancora.
Quanto serve
Si stima che siano necessari 22 milioni di euro, da ricavare principalmente dalla ripartizione del fondo nazionale trasporti, una questione che verrà discussa nella conferenza delle Regioni in autunno.
L’insoddisfazione dei cittadini è evidente: in molti lamentano già il pessimo stato del trasporto pubblico, tra ritardi cronici, linee poco affidabili e mezzi inadeguati. Questa situazione ha portato a proteste, con gli utenti che vedono l’aumento del costo del biglietto come ingiustificato, visto il servizio di bassa qualità offerto.
Fratelli d’Italia, polemiche interne
Ma se Gualtieri ha offerto il suo sostegno a Rocca, di contro ecco che dal partito di Giorgia Meloni, tanto caro al presidente della Regione, non arriva la stessa comprensione. Sul fronte politico, infatti, la questione sta alimentando tensioni all’interno di Fratelli d’Italia, con una parte del partito contraria al sostegno a Gualtieri nella gestione di questa crisi. Alcuni esponenti di FdI si oppongono apertamente all’asse tra Rocca e il sindaco di Roma, considerando le iniziative come favoritismi in vista delle prossime elezioni comunali.
L’approssimarsi del Giubileo 2025 aggiunge ulteriore pressione, in quanto il Vaticano teme che i pellegrini possano subire gli effetti di un trasporto pubblico in difficoltà.
Alla ricerca di soluzioni
Per farla breve, mentre Rocca e Gualtieri cercano soluzioni per evitare l’aumento del biglietto, la situazione rimane tesa, con i rampelliani di Fratelli d’Italia che provano lo sgambetto. Il loro timore è che si tratti di un “favore” al sindaco, che ne approfitta in vista delle prossime elezioni. E a rimetterci sono gli utenti infuriati per il costo crescente di un servizio che non soddisfa le loro aspettative.
Intanto associazioni come Federconsumatori Lazio e Codacons hanno espresso forti critiche. Federconsumatori ha definito l’aumento “ingiustificabile”, dato lo stato critico del trasporto pubblico, caratterizzato da ritardi, soppressioni di corse e infrastrutture mal mantenute. Per molti utenti, l’aumento rappresenterebbe un ulteriore peso economico, soprattutto in un contesto di crisi economica e aumento del costo della vita.
Parallelamente, il Codacons ha sottolineato come l’aumento rischi di allontanare i turisti e peggiorare ulteriormente la situazione dei pendolari, già colpiti dai continui disservizi. La mancanza di un miglioramento del servizio associato al rincaro potrebbe spingere molti utenti a ripiegare sull’uso dell’auto privata, aumentando il traffico e l’inquinamento.