Roma blindata per l’addio a Papa Francesco: mezzo milione di persone in arrivo, città in tilt

Sabato sarà il giorno dell’ultimo saluto a Papa Francesco, e Roma si prepara a vivere uno dei momenti più intensi e complicati degli ultimi anni. Con oltre 450mila persone attese, la capitale si trasforma in una gigantesca macchina organizzativa, pronta ad accogliere fedeli da tutto il mondo per i funerali del Pontefice, il Giubileo degli adolescenti e il conclave che eleggerà il nuovo Papa. Il cuore della città sarà completamente ridisegnato da chiusure, zone rosse e maxi controlli, mentre per i romani spostarsi in auto sarà praticamente impossibile.
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L’afflusso è cominciato con numeri da record già durante l’omaggio alla salma in Vaticano: oltre 10mila persone solo nella pausa pranzo di ieri. Ma il vero assalto deve ancora arrivare. Secondo le stime ufficiali, 200mila fedeli parteciperanno direttamente ai funerali, mentre altri 250mila sono attesi nei giorni del conclave. A questo si aggiungono i 130mila giovani in arrivo per il Giubileo, creando un mix esplosivo che renderà il centro della capitale praticamente impenetrabile.

«Stiamo lavorando senza sosta per garantire sicurezza e fluidità negli spostamenti», ha dichiarato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. «Invitiamo i pellegrini a seguire scrupolosamente le indicazioni del piano mobilità, evitando soste non autorizzate e utilizzando i parcheggi dedicati» ha aggiunto.
«Questo è un momento di raccoglimento universale, non un evento di cronaca rosa», ha sottolineato il portavoce vaticano, Matteo Bruni. «Monsignor Parolin ha voluto ringraziare personalmente le autorità civili per la collaborazione e l’impegno profuso nella pianificazione».
Trasporti nel caos: traffico paralizzato e controlli serrati
Con l’arrivo di centinaia di pullman turistici, il Campidoglio ha messo in campo un piano d’emergenza per evitare il collasso della viabilità: inviate oltre 3mila mail ai tour operator con l’invito ad acquistare in anticipo il permesso “G – Grande Evento”. Solo chi sarà in regola potrà accedere alla città e parcheggiare in stalli predefiniti. E per chi ancora non l’ha fatto, cartelli elettronici lungo autostrade e raccordi ricordano l’obbligo di registrazione. Il messaggio è chiaro: niente improvvisazioni.
Zone rosse, maxi schermi e percorsi protetti
L’area attorno al Vaticano sarà off limits: vietato l’accesso da piazza Risorgimento a via del Mascherino, mentre la metro A sarà raggiungibile solo da Cipro e Ottaviano. Per contenere la folla, il Comune ha previsto maxi schermi in punti strategici come piazza dell’Esquilino, Risorgimento, Conciliazione e Cavour, dove i fedeli potranno seguire in diretta la cerimonia. Anche la traslazione delle spoglie, dal Vaticano a Santa Maria Maggiore, sarà scortata con attenzione e monitorata in ogni momento.
Personaggi illustri ai funerali
Nel caos generale si inseriscono anche gli eventi per il 25 aprile e l’arrivo di leader da tutto il mondo. Attesi a Roma Joe Biden, Barack Obama, Bill Clinton, George W. Bush e Volodymyr Zelensky, oltre a una sfilza di delegazioni ufficiali(ben 170 finora). I Parioli subiranno nuove chiusure per l’arrivo di Donald Trump, che sarà ospite all’ambasciata USA a Villa Taverna. Tutto ciò mentre Roma celebra anche l’80esimo anniversario della Liberazione, con un programma rivisto per evitare sovrapposizioni.
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Aeroporti pieni e treni presi d’assalto
Aeroporti di Roma ha rivisto le sue stime: tra Fiumicino e Ciampino, si attendono fino a 20mila passeggeri in più rispetto alle previsioni iniziali, con voli soprattutto dalla Spagna. Le strade, invece, saranno affollate da chi parte in piena notte per arrivare in tempo alla cerimonia, e poi ripartire nel pomeriggio. Sarà un addio collettivo, vissuto in diretta da mezza Italia, con Roma che, ancora una volta, si conferma il centro simbolico e spirituale del mondo.
Anas ha varato un piano straordinario di viabilità con ’obiettivo di gestire al meglio l’arrivo di Capi di Stato, Governo e fedeli da tutte le regioni, potenziando il monitoraggio sulle arterie principali: il Grande Raccordo Anulare (A90), la Roma–Fiumicino (A91), la via Appia (SS 7) e le consolari Aurelia (SS 1), Cassia (SS 2), Flaminia (SS 3) e Salaria (SS 4).
Per garantire fluidità e sicurezza, saranno impegnate 2.300 risorse Anas con la rimozione temporanea di circa l’80% dei cantieri. Le operazioni sono coordinate insieme alla Protezione Civile Nazionale e a Viabilità Italia, con focus su controllo dei flussi, parcheggi per autobus turistici e accoglienza delle delegazioni ufficiali presso gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.