Roma blindata per l’arrivo di Zelensky. Salvini smonta le ricostruzioni surreali


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per la sua attesa, e blindatissima, visita di oggi in Itallia. Zelensky è atterrato allo scalo romano a bordo di un Airbus A319 dell’Aeronautica militare, con la scritta “Repubblica italiana”. Ad attenderlo, a pochi metri dal luogo in cui si è fermato l’aereo, un lungo corteo di auto blindate e di forze di sicurezza.

Sulla pista, il presidente ucraino è stato accolto dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. Presente anche l’ambasciatore d’Italia a Kiev, Pier Francesco Zazo. Dopo un breve colloquio con il capo della diplomazia italiana, Zelensky è salito a bordo di una delle auto nere blindate sulla pista e si è diretto all’Hotel Parco dei Principi. Secondo le ultime informazioni sui suoi appuntamenti, che restano protetti dalla massima segretezza per ragioni di sicurezza, Zelensky dovrebbe incontrare la comunità ucraina a Santa Sofia e poi dare il via ai suoi colloqui istituzionali, con il presidente Sergio Mattarella al Quirinale, il premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e Papa Francesco in Città del Vaticano.

Salvini: “Non è stato mai previsto un mio incontro con Zelensky”

“Il presidente del Consiglio incontra un presidente del Consiglio: leggo ricostruzioni surreali secondo le quali io non sarei andato: non è mai stato previsto”: lo ha detto il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini, a margine della partecipazione a Milano ad un evento della Lega. Salvini ha sottolineato come quelli di Zelensky oggi a Roma e in Vaticano “sono incontri molto importanti” con premier e capo dello Stato itaiano e Pontefice.

“Io spero – ha aggiunto- che a tutti i tavoli si parli anche del dopo guerra e non solo di guerra”. E ha assicurato che, ove richiesto, non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad incontrare anche lui Zelensky. “Ci mancherebbe altro: dieci giorni fa sono stato anche io alla conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina”