Roma bocciata nel rapporto di Legambiente. Qualità della vita in picchiata nella Capitale

Legambiente ha reso noti i dati raccolti con il dossier Ecosistema urbano 2021. Lo studio, effettuato per valutare le performance ambientali e la vivibilità di 105 capoluoghi, ha messo in evidenza quale sia la condizione di Roma. Che perde 31 posizioni rispetto all’ultima rilevazione.  Confermandosi di fatto una Capitale inquinata, caotica e quasi invivibile.

Gli indicatori che bocciano Roma, tra rifiuti e traffico impazzito

Roma, in una classifica stilata prendendo in considerazione ben 18 indicatori utili per valutare la qualità dell’aria, la gestione dell’acqua, i rifiuti, la mobilità, l’ambiente urbano e l’energia, si piazza all’86esima posizione. Su 105. Quindici anni fa, nel 2006, si trovava invece al 55° posto ed era quindi in una posizione mediana. In tre lustri, quindi, la Capitale ha perso oltre  30 posizioni.

L’inesorabile declino della Capitale

“La capitale è in fondo alla classifica per performance ambientali – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. E ci è arrivata con un lento e inesorabile declino durato quindici anni. I numeri aggiornati al 2020 continuano a rendere evidente quanto tempo si sia perso senza costruire elementi virtuosi sulla gestione dei rifiuti, sulla cura del verde, sulla mobilità sostenibile, sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Un tracollo totale per Roma che con questi numeri è un peso che grava in termini di inquinamento sul proprio territorio, sul Lazio e sul Paese”. Così ha commentato Roberto Scacchi, numero uno di Legambiente Lazio.

Anche la Regione va male

La Regione in generale non brilla, con la sola Rieti (45° posto) che riesce ad ottenere un risultato decoroso. Ma quanto accade nella Capitale, però, non può passare inosservato. Ci sono dati negativi, particolarmente significativi,  che continuano ad emergere su Roma.

“Ci rivolgiamo con questo dossier, in particolare al neo Sindaco Gualtieri e alla nuova Giunta. Perché con sfide difficilissime come quelle per invertire il trend totalmente negativo di Roma, serviranno politiche di altissimo spessore e grande lungimiranza. Affinché  la Capitale torni a essere traino nel Paese per performance ambientali, oggi più che mai. Anche in considerazione dell’enorme sfida globale che abbiamo di fronte, di contrasto alle emissioni climalteranti e mitigazione delle conseguenze del mutamento climatico”.