Roma, bollette “pazze” senza la lettura del contatore: frati recuperano 7mila euro
Sette anni di bollette energetiche gonfiate a causa di consumi stimati errati, un convento di Francescani del centro di Roma tirare un sospiro di sollievo grazie all’intervento dello Sportello “+Tutela energia” dell’associazione Consumerismo No Profit. La struttura era stata vittima di bollette energetiche gonfiate, causate da stime errate sui consumi da parte del fornitore di energia. Queste stime avevano generato addebiti ben superiori al consumo effettivo di elettricità, mettendo in gravi difficoltà economiche la comunità religiosa ottenendo un rimborso di ben 7mila euro dal fornitore di energia.
Display malfunzionante del contatore
Il problema è stato aggravato dal fatto che i frati non potevano comunicare l’autolettura dei consumi a causa di un display malfunzionante del contatore. Nonostante i tentativi di contestare le bollette, le risposte ricevute dal fornitore non erano state risolutive. Grazie all’assistenza dello Sportello “+Tutela energia” di Consumerismo No Profit, è stata richiesta una verifica accurata delle letture e sono state bloccate le azioni di recupero crediti.
Le bollette erano state emesse sulla base di consumi stimati
L’analisi ha confermato che per anni le bollette erano state emesse sulla base di consumi stimati, senza mai eseguire una lettura reale del contatore. A seguito di questa indagine, il convento ha ottenuto un rimborso di 7mila euro per gli importi ingiustamente addebitati.
Intervento risolutivo
“L’intervento è stato risolutivo – ha spiegato il Giovanni Riccobono, Coordinatore dello Sportello +Tutela – Abbiamo dimostrato che i consumi addebitati non rispecchiavano il consumo reale, ed è stato possibile ottenere il rimborso di 7mila euro, che il convento aveva ingiustamente pagato nel corso degli anni. Ma il caso del convento dei Francescani, purtroppo, non è isolato. Sono numerose le segnalazioni di utenti che si trovano a pagare bollette gonfiate a causa di stime di consumo sbagliate. Tutti gli interessati possono rivolgersi al nostro sportello per ottenere informazioni e assistenza e avviare le procedure per contestare le bollette pazze” conclude Riccobono.