Roma, ‘bomba ecologica’ in via Magna Grecia: garage multipiano trasformato in discarica, ecco cosa c’è dentro (FOTO)

parcheggio via Magna Grecia
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Era uno dei simboli del quartiere, ora è una delle tante discariche abusive di Roma. Solo che qui siamo non solo in pieno centro, ma a due passi dalla Basilica di San Giovanni, luogo dove tra poco più di tre mesi i turisti arriveranno a frotte. Il parcheggio multipiano di via Magna Grecia scoppia di rifiuti. Dentro c’è di tutto. Dalle bombole del gas ai mobili, dai materassi alle cassette di legno. E poi buste di plastica, scarti alimentari, parti di vecchie bicilette. Ogni tipo di rifiuto. Una vera e propria bomba ecologica, pronta a scoppiare da un momento all’altro.

Bomba a orologeria

Siamo entrati con Marco Doria, ex delegato all’Ambiente del Municipio le Torri, per renderci conto della situazione. Che è tragica. Più volte nel tempo ci sono stati incendi, fortunatamente sedati prima che avessero conseguenze gravi. Ma ora le foto dimostrano che, qualora ci fosse un ulteriore rogo, si potrebbero mettere in serio pericolo sia il mercato che le attività commerciali vicine. L’enorme quantitativo di rifiuti infiammabili, infatti, renderebbe l’incendio immediatamente propagabile nei vari locali della struttura.

“È una vera e propria bomba a orologeria, pronta ad esplodere in qualsiasi momento, con il rischio di mettere in ginocchio intero quartiere. Le bombole di gas che si trovano all’interno rendono il luogo una polveriera”, commenta Doria.

Una volta il multipiano era una perla, per il quartiere. Soprattutto perché qui, di parcheggi, ce ne sono sempre stati pochi rispetto all’alta densità abitativa. E avere una struttura così abbandonata è uno schiaffo per chi passa ore a cercare un posto per la propria automobile. E poi magari l’unica cosa che trova è una multa, perché di posti non ce ne sono.

La storia del parcheggio e del mercato coperto

Il multipiano è un’opera progettata dall’architetto Florestano Di Fausto e dall’ingegnere Riccardo Morandi, ed è stato uno dei capolavori architettonici più innovativi del XX secolo. Inaugurato il 16 novembre 1957, rispondeva alla crescente necessità di spazi per la sosta dei veicoli in una zona in espansione. La sua struttura, con la celebre rampa elicoidale e il design all’avanguardia, è rapidamente diventata un’icona del quartiere, attirando l’attenzione di architetti e ingegneri come esempio emblematico dell’architettura modernista.

Oltre al parcheggio, il progetto includeva il mercato Metronio, situato all’interno dell’edificio e accessibile da quattro ingressi posti su ogni lato a livello della strada. La struttura del mercato era caratterizzata da un particolare design “a dente di sega”, una soluzione architettonica unica che conferiva dinamismo e riconoscibilità all’insieme.

Il degrado

Eppure, nonostante il suo valore architettonico, la struttura ha visto un progressivo degrado. L’assenza di manutenzione, l’incuria e le infiltrazioni d’acqua l’hanno lentamente corrosa. Ed è anche sparita la scritta realizzata dallo street artist Geco, «Geco ti mette le ali», parodia di un noto spot pubblicitario. 

Dal 2015, poi, il degrado è stato ancora più evidente, dopo che una comunità di senza fissa dimora hanno occupato abusivamente la struttura, creando disagi sia per il mercato coperto che per le attività commerciali circostanti.

I residenti del quartiere non nascondono la loro frustrazione. “È uno schifo”, denunciano i cittadini, esasperati dalla presenza di rifiuti, degrado e mancanza di sicurezza. A nulla sembrano essere valsi gli interventi di bonifica effettuati negli anni, bloccati da problemi burocratici e competenze frammentate tra il dipartimento mobilità, responsabile del parcheggio, e il Municipio VII, che si occupa invece del mercato.

Il progetto di riqualificazione: lavori previsti nel 2025

Il parcheggio di via Magna Grecia rientra tra i progetti di riqualificazione previsti per il Giubileo del 2025. Ma anche per questo ci sono stati intoppi e i lavori, rispetto al cronoprogramma iniziale, sono in ritardo di almeno un anno. Malgrado i costi, elevatissimi. Secondo quanto dichiarato da Francesco Laddaga, presidente del VII Municipio, sono stati infatti stanziati oltre 14 milioni di euro. “Si tratta di un progetto che fa parte dei progetti differibili, quelli che non devono essere terminati entro l’inizio dell’anno giubilare”, spiega Laddaga.

Ma il problema è che l’urgenza non era data dal Giubileo, ma dallo schifo e dal pericolo che si corre.

L’iter comunque finalmente è in movimento: la Conferenza dei servizi è stata conclusa e sono state apportate delle modifiche al progetto iniziale. Il prossimo passo sarà l’avvio del bando di gara, con l’inizio dei lavori previsto per gennaio 2025. Il completamento è fissato per la fine dell’estate del 2026. Salvo ulteriori intoppi.

Il progetto di riqualificazione non riguarda solo il recupero architettonico, ma punta anche a risolvere i problemi di ordine pubblico e sicurezza che affliggono l’area. Tuttavia, per i cittadini che hanno assistito al declino di questo spazio negli ultimi anni, la strada verso la riqualificazione appare ancora lunga.