Roma, botticelle shock: tra cavalli con la bava alla bocca e vetturini dalle mille infrazioni (FOTO E VIDEO)

Botticelle a Roma
Contenuti dell'articolo

Cavalli costretti a trasportare turisti anche con la bava alla bocca, lasciati ore sotto al sole cocente, a volte anche senza acqua a sufficienza. Costretti a mangiare in modo innaturale, infilando il muso in sacchi legati al loro collo. E spesso, in questo modo, il fieno gli entra nel naso, cosa che crea danni, oltre al fatto che i cavalli si innervosiscono perché non riescono sempre ad arrivare al cibo.

Parliamo dei cavalli delle famose – ma sarebbe meglio parlare di famigerate – botticelle romane. Ovvero le carrozzelle che trasportano i turisti per le strade di Roma, trainate da stremati animali che, malgrado le proteste degli animalisti, non riescono a veder riconosciuti i loro diritti.

La denuncia di AnimaLiberAction

A denunciare per l’ennesima volta le condizioni estreme dei cavalli è l’associazione antispecista AnimaLiberAction, che ha anche reso pubblici i risultati di una investigazione in incognito portata avanti sulle botticelle romane durante i mesi estivi. E le immagini dei video girati sono impressionanti. Mostrano infatti una realtà spesso raccontata, ma mai vista così da vicino.

Senza mostrare i casi estremi, delle morti dei cavalli dovute magari al super lavoro sotto le alte temperature, hanno documentato lo stress degli animali, che mostravano comportamenti nervosi dovuti anche a causa del dolore provocato dal morso stretto attorno al muso.

Le violazioni del codice stradale

Ma non c’è soltanto il grave malessere dei cavalli. Nell’inchiesta viene puntato il dito anche sulle ripetute violazioni del codice della strada da parte dei vetturini. “Passano ripetutamente con il rosso, usano il cellulare mentre guidano”. E poi c’è l’ormai “classico” pagamento senza ricevuta. Al posto della fattura, basta una stretta di mano. Tutto filmato.

Esposti e denunce per proteggere i cavalli

Grazie a queste immagini, l’associazione ha presentato esposti alla Guardia di Finanza, alla Procura della Repubblica di Roma e al Comune di Roma. Le accuse vanno dall’evasione fiscale al maltrattamento animale e alle ripetute violazioni del codice stradale. Le foto e i video fanno vedere infatti cavalli costretti a trainare le pesanti carrozze sotto il sole rovente, mostrando evidenti segni di stress e dolore.

“Roma non può accettare questa vergogna”

Fabiana Giudizioso, segretaria di AnimaLiberAction, ha commentato: “Chiediamo che le botticelle vengano riconvertite in un’attività etica. La capitale non può permettere che una tradizione così anacronistica rovini la reputazione di Roma e dei suoi cittadini”. L’associazione sottolinea che è giunto il momento di fermare questa pratica che da anni si cerca di abolire senza successo.

Gli effetti della sofferenza nascosta

L’etologo Francesco De Giorgio ha aggiunto che le sofferenze dei cavalli non si limitano ai danni fisici. “Dobbiamo considerare anche il malessere psicologico e sociale che questi animali subiscono, sfociando spesso in comportamenti anomali e patologie invisibili”.

Verso un cambiamento sostenibile?

Il presidente Gianluca Bisogno propone una svolta verso un modello più sostenibile e rispettoso: “Con l’aiuto del Comune, questa tradizione potrebbe essere sostituita da carrozze elettriche, facendo di Roma un esempio virtuoso per altre città che ancora sfruttano cavalli nelle loro strade”.