Roma, Briatore contro Gualtieri e la ‘famosa’ famiglia che ‘controlla’ bancarelle e … ristoranti: “A loro niente multa”

A sinistra, il post di Roma Fa schifo, a destra, l'ingresso di Cracy Pizza Roma
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Roma, Briatore contro Gualtieri e la famosa famiglia che ‘controlla’ bancarelle e … ristoranti: “A loro niente multa“. Nella Capitale la battaglia per il decoro urbano si trasforma in una guerra tra titani del mondo della ristorazione e del mondo politico. Da una parte c’è Flavio Briatore, noto imprenditore e proprietario del ristorante Crazy Pizza di via Veneto. Dall’altra la famiglia Tredicine, leggendaria per il suo impero costruito su camion bar e caldarroste. Il terreno di scontro è il centro storico, dove il rigido regolamento sul decoro sembra, secondo Briatore, non essere applicato in modo equo. Una famiglia che proprio sotto l’era Gualtieri, dopo vari problemi con la ex Giunta raggi, sta tornando a riprendersi le piazze e strade principali della Capitale, come da noi segnalato settimane fa.

A Roma Flavio Briatore contro Gualtieri e la nota ‘famiglia’

La polemica è esplosa dopo che Crazy Pizza è stato multato per l’uso di fiori finti sulla facciata del locale. Briatore ha subito manifestato la sua indignazione, sottolineando come, invece, in altri punti della città, il “kitsch” regni incontrastato. A finire nel mirino del manager è il ristorante Antica Roma 013 di piazza Venezia, gestito da Alfiero Tredicine, figura di spicco della famiglia omonima.

Briatore, a Roma due pesi e due misure: “A loro niente multa?”

A fare luce su questa disparità di trattamento è stata la pagina Facebook “Roma Fa Schifo”, che ha condiviso una foto del ristorante di Tredicine, commentando: «Sedie orribili, luci al neon da vomito, fiori finti a cascata, ma nessuna multa. Forse perché Briatore si chiama Briatore e i proprietari di questo bar si chiamano…». Un’allusione chiara alla storica influenza della famiglia Tredicine nella capitale.

Alfiero Tredicine è uno dei membri più potenti della sua famiglia, nonché ex leader di Confesercenti. Negli anni, è stato coinvolto in diverse vicende giudiziarie. Nel 2019, una intercettazione lo mostrava mentre vantava di aver fatto allontanare l’assessore al commercio grillino Adriano Meloni. Ora, sembra che abbia trovato in Briatore un nuovo nemico, ma anche, paradossalmente, un possibile alleato.

L’attacco al Campidoglio ed alla Giunta Gualtieri

Briatore, infatti, non si è limitato a ricondividere il post critico di “Roma Fa Schifo”, ma ha anche attaccato il Campidoglio. In un duro sfogo su Instagram, l’imprenditore ha criticato la multa ricevuta e ha denunciato i problemi più gravi che, secondo lui, affliggono la capitale: “A Roma vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la ‘ndrangheta. Per il Comune, il problema sono i fiori di Crazy Pizza, non la spazzatura”.

Si infiamma il dibattito

Il tono provocatorio di Briatore ha scatenato un acceso dibattito, con l’imprenditore che ha persino invitato i cittadini a ribellarsi contro i politici del primo municipio, accusandoli di inefficienza e invitandoli a “mandarli via a calci”.

Per cercare di distendere gli animi, Briatore ha organizzato un evento il 6 ottobre, con pizza gratis e fiori veri per rispondere alle critiche. Tuttavia, l’iniziativa ha avuto un risvolto ironico: i cartoni della pizza sono stati lasciati in strada, creando quella stessa spazzatura che Briatore tanto condanna. La disputa tra Briatore e la famiglia Tredicine sembra essere solo l’ultimo capitolo di una saga ben più complessa, che mette in luce le sfide legate al decoro urbano e alla gestione della ristorazione nel cuore della capitale.