Roma, calci e pugni alla compagna sulla sedia a rotelle: ‘Se mi denunci ti uccido’

Violenza

Violenze continue, minacce, aggressioni. Un vero e proprio incubo quello vissuto da una donna, che più volte è finita in ospedale a causa di quel compagno violento. L’uomo, ora, è stato arrestato dagli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Frascati, che hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere: per lui, un 43enne italiano, si sono aperte le porte della cella ed è accusato del reato di maltrattamenti in famiglia.

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Le violenze andavano avanti da tempo

Tutto risale allo scorso 5 febbraio, quando gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Roma erano intervenuti in Largo Ferruccio Mengaroni, a Tor Bella Monaca, per la segnalazione di un’aggressione ai danni di una donna da parte del suo compagno. Ai poliziotti la vittima, in quell’episodio, aveva raccontato che, dal 2021, dopo un incidente stradale, era costretta all’utilizzo di una sedia a rotelle e che il suo compagno, anche lui invalido dopo lo stesso incidente, era diventato più aggressivo.

Da quel momento avevano iniziato a litigare di frequente, l’uomo la minacciava spesso di morte. E quel 5 febbraio dopo aver bevuto e fatto uso di droghe, il 43enne aveva iniziato a offenderla e a intimorirla. Se solo lei avesse parlato e denunciato, lui gli avrebbe incendiato casa. In quell’occasione, poi, come aveva fatto altre volte, mentre la minacciava, le aveva chiesto con insistenza dei soldi. Doveva comprare la droga. Al rifiuto della donna, però, lui aveva continuato e aveva reagito colpendola: pugni a non finire, fino a quando lei non è caduta a terra, e la testa sbattuta contro le pareti. A placare l’ira dell’uomo, quella volta, erano stati gli agenti delle Volanti, che erano stati inviati dalla sala operativa della questura non appena la vittima, dopo essere stata malmenata, era riuscita a scappare e ad allertare il “Numero Unico d’Emergenza 1 1 2”.

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I tantissimi episodi

In quel caso, i poliziotti avevano trasportato la donna al Policlinico Tor Vergata per le cure del caso e, poco dopo, erano riusciti a rintracciare il suo aggressore a casa. Anche davanti agli agenti l’uomo non aveva desistito dal suo comportamento aggressivo. E, in evidente stato di agitazione, alla loro vista, aveva subito iniziato a inveire e a dire che dovevano allontanarsi. Lo aveva fatto con diversi calci, ma con non poca difficoltà i poliziotti erano riusciti a bloccarlo e ad affidarlo al personale medico.

Dopo quell’episodio gli agenti della polizia di stato del VI Distretto Casilino erano intervenuti nuovamente. A chiamarli sempre la donna. Quella volta il compagno, dopo aver fatto uso di sostanze, si era barricato all’interno di una stanza e aveva iniziato a scagliarsi contro i mobili distruggendolo. Quando, solo dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, i poliziotti erano riusciti a entrare, lo avevano trovato in evidente stato di agitazione. E ancora una volta, lo avevano affidato al personale medico.

L’ennesima aggressione, poi l’arresto

Quell’aggressione non è stata l’ultima. I poliziotti qualche giorno fa hanno ricevuto una segnalazione da parte degli assistenti sociali del Comune di Frascati per un codice rosso. E quando si sono trovati di fronte alla donna al pronto Soccorso dell’Ospedale, hanno capito che la storia si era ripetuta. Ancora una volta, il compagno l’aveva aggredita solo perché lei gli aveva negato 20 euro. Lui aveva chiesto dei soldi. Lei aveva detto di no. E il “copione” era sempre lo stesso.

Tutti gli episodi, quindi, sono stati ricostruiti, messi in fila, e alla fine delle indagini, che sono state coordinate dalla Procura della Repubblica, i poliziotti hanno dato esecuzione all’ordinanza. Il giudice ha disposto per il 43enne recidivo la custodia cautelare in carcere. Ora si trova a Regina Coeli ed è gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Lui era già stato colpito da un provvedimento di ammonimento del Questore di Roma perché si era reso responsabile dei fatti risalenti al mese di febbraio. Quando aveva picchiato e aggredito la sua compagna. Un’escalation di violenza e un incubo al quale la Polizia ora ha finalmente messo la parola fine.