Roma capitale dello smart working per ridurre il traffico: la proposta
Roma potrebbe diventare la capitale dello smart working grazie alla proposta del segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. Quest’ultimo ha rivolto un appello al Campidoglio per utilizzare lo smart working come strumento per affrontare il caos del traffico, aggravato dai lavori per il Giubileo. Più di un anno fa erano già state avanzate proposte in merito, comprese nel “protocollo d’intesa per il Giubileo del Lavoro”, firmato a luglio con il sindaco Roberto Gualtieri.
Lo smart working: un’arma contro il traffico capitolino
Secondo Di Cola, molte delle oltre 45.000 persone impiegate nel Comune di Roma e nelle sue partecipate potrebbero usufruire del lavoro agile. Ciò ridurrebbe il traffico nelle strade della città. Questo risparmierebbe ai dipendenti di recarsi ogni giorno in ufficio, in particolare per quei 3.000 dipendenti delle partecipate e i 9.000 del Comune stesso che svolgono mansioni amministrative compatibili con lo smart working. Tuttavia, l’impegno non può essere solo del Campidoglio, ma anche dei ministeri, delle agenzie governative e delle grandi aziende private presenti nella Capitale.
Natale Di Cola suggerisce anche che il sindaco Gualtieri, in qualità di Commissario Straordinario, potrebbe estendere l’uso dello smart working anche ai settori privati, coinvolgendo un numero ancora maggiore di lavoratori. Questo permetterebbe di alleggerire il carico di traffico in città e migliorare sensibilmente la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratori.