Roma, case occupate dagli abusivi a Tor Bella Monaca e auto della Polizia Locale danneggiate durante il controllo

Occupazioni abusive a Tor Bella Monaca

Erano in quelle case, nel quartiere Tor Bella Monaca, senza nessun titolo. Non potevano vivere lì, in viale dell’Archeologia. Eppure quando gli agenti della Polizia Locale sono arrivati li hanno trovati tra quelle quattro mura e li hanno poi denunciati per occupazione abusiva. Sì perché a Roma sta continuando il contrasto all’occupazione illecita degli alloggi ERP, quelli di Edilizia Residenza Pubblica. E ieri mattina i caschi bianchi del GSSU – Gruppo Sicurezza Sociale Urbana – sono intervenuti in viale dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca, lì dove hanno recuperato due appartamenti e hanno denunciato, durante l’intervento, quattro persone.

Il ripristino della legalità

Quello di ieri mattina è solo uno degli ultimi, in ordine di tempo, interventi per cercare di ripristinare la legalità, a tutela del patrimonio pubblico, in una zona dove la Polizia Locale è impegnata quotidianamente con un presidio costante del territorio. Nonostante questo, però, nel corso dell’operazione ignoti hanno preso di mira i veicoli di servizio e hanno danneggiato le quattro vetture della Polizia Locale, forse per ostacolare l’intervento degli agenti e far sì che non venissero smantellati quei due appartamenti. Fortunatamente non si sono registrati feriti e le due abitazioni, con tanto di allarme, sono state riconsegnate al personale del Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale. Con la speranza che non avvengano nuove occupazioni. 

Roma, blitz all’alba nel VI Municipio: sgombrate famiglie rom, al via le demolizioni delle ville abusive (FOTO)

Ieri lo sgombero nel VI Municipio

Ieri mattina all’alba, invece, sempre nel VI Municipio di Roma Le Torri polizia di stato, carabinieri, vigili del fuoco e agenti della polizia locale sono arrivati in zona Finocchio, in via dei Prataporci. E qui le forze dell’ordine hanno iniziato lo sgombero di due ville occupate da famiglie Sinti. Abitazioni che, subito dopo lo sgombero, verranno abbattute dopo anni di attesa e rinvii. I manufatti, destinati ad uso abitativo, erano stati nel tempo realizzati con strutture in murature e legno complete di patio e spazi verdi, con quell’area che era stata delimitata anche con un cancello in ferro battuto corredato di incisioni ornamentali.