Roma, caso Orlandi: la Commissione parlamentare apre un focus su Mirella Gregori

Roma, da sinistra Pietro Orlandi davanti il Vaticano, al centro Emanuela Orlandi, a destra Mirella Gregori
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Roma, caso Orlandi: la Commissione parlamentare apre un focus su Mirella Gregori: anche la scomparsa di Mirella Gregori, avvenuta il 7 maggio del 1983, rappresenta uno dei misteri più intricati e dolorosi della cronaca italiana, insieme a quello avvenuto poco dopo, ossia quello di Emanuela Orlandi.

E ora difatti la Commissione parlamentare d’inchiesta ha deciso di accendere nuovamente i riflettori su questo caso, strettamente legato a quello di Emanuela Orlandi, la cittadina della Città del Vaticano scomparsa solo 40 giorni dopo. I due casi, pur distinti, hanno intrecciato i loro destini nell’immaginario collettivo e nelle indagini, che per decenni hanno tentato di svelare la verità su queste sparizioni.

Roma, caso Orlandi: in campo la Commissione parlamentare

Il punto di partenza dell’indagine su Mirella Gregori è quella misteriosa conversazione al citofono, che avvenne nel primo pomeriggio del 7 maggio 1983. “Chi sei? Se non mi dici chi sei, non scendo!”, furono le ultime parole che la giovane 15enne pronunciò alla madre, prima di uscire di casa e sparire nel nulla. Quel giorno, qualcuno citofonò alla famiglia Gregori, chiedendo di Mirella, ma il suo nome è rimasto avvolto nel mistero per oltre quattro decenni. Oggi, la Commissione bicamerale si sta concentrando su questo dettaglio, nella speranza di chiarire finalmente l’identità dell’uomo che la chiamò e, forse, fu l’ultimo a vederla.

Focus della Commissione Orlandi sul caso De Gregori

Il prossimo appuntamento cruciale nell’indagine sarà l’audizione di due amici delle ragazze, prevista per giovedì 19 ottobre. Si tratta di Gabriella Giordani e Alessandro De Luca, entrambi legati in modi diversi a queste vicende. Gabriella Giordani era una delle conoscenze più strette di Emanuela Orlandi, e la sua testimonianza è ritenuta fondamentale per capire meglio gli eventi che precedettero la sparizione della giovane cittadina vaticana.

La Giordani, infatti, aveva raccontato di un episodio sospetto avvenuto poco prima della scomparsa: il 22 giugno del 1983, in via dei Corridori, una misteriosa auto con due giovani si avvicinò al gruppo di ragazze. Uno dei passeggeri indicò Emanuela, pronunciando le parole: “Eccola”. Poco dopo, la vettura si allontanò, ma questo evento inquietante resta uno dei tanti tasselli mancanti di un puzzle ancora irrisolto.

Alessandro De Luca, una figura chiave

Alessandro De Luca, invece, rappresenta una figura chiave nel caso Gregori. Ex compagno di scuola di Mirella, si ritiene che possa essere il misterioso “uomo del citofono”. Quel giorno, De Luca avrebbe chiamato Mirella per un incontro a Porta Pia, ma ciò che accadde dopo rimane avvolto nel mistero. La Commissione parlamentare spera di ottenere finalmente una risposta definitiva da parte sua: fu davvero lui a chiamare Mirella quel giorno? E se sì, cosa accadde successivamente? Queste domande pendono come un’ombra su un caso irrisolto da oltre 41 anni.

A complicare ulteriormente le indagini, c’è la richiesta del legale della famiglia Gregori, Nicodemo Gentile, di secretare alcune delle informazioni fornite in sede d’indagine. Gentile ha comunque lasciato intendere di aver indicato alla Commissione nuove piste da seguire, legate ad alcuni amici di Mirella. Ha inoltre consegnato una corposa documentazione che potrebbe aiutare a far luce su alcuni aspetti ancora oscuri della vicenda.

Si cerca luce in una vicenda intricata

Con la riapertura del focus sulla scomparsa di Mirella Gregori, la Commissione punta a fare finalmente chiarezza su uno dei gialli più controversi della storia italiana. Se il collegamento con il caso di Emanuela Orlandi è evidente, altrettanto lo è l’urgenza di restituire verità e giustizia alle famiglie coinvolte, che attendono risposte da oltre quattro decenni.