Roma, challenge finisce male: bimbo di 12 anni muore impiccato davanti al computer
Doveva essere un gioco. Forse una sfida per sentirsi grandi. Ma qualcosa è andato male. Molto male. E lui, un bambino di soli 12 anni, non ha saputo fermarsi in tempo, perdendo la sua partita più importante, quella con la vita.
La tragedia è avvenuta a Roma, nel VI Municipio Le Torri, in via Dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca. Una zona dove in questi giorni di tragedie se ne sentono fin troppe. Domenica 16 giugno, la sera verso le 20:30, la chiamata al NUE 112, l’arrivo dei soccorsi, i tentativi di rianimazione.
Travolta con il monopattino a Tor Bella Monaca, la vittima è Manila De Luca, aveva 24 anni
Il computer ancora acceso
A chiamare i soccorsi la madre del ragazzino, che lo stava chiamando per la cena. In casa in quel momento, oltre alla madre, c’era anche la sorella del ragazzino. Il 12enne, però, non rispondeva e la madre è quindi andata nella stanza del figlio per farlo andare a tavola. Ma quando è entrata nella cameretta le si è presentata una scena terribile. Il bambino era infatti impiccato con una cinta alla parte superiore del letto a castello.
Immediatamente la madre e la sorella hanno chiamato i soccorsi, sperando che potessero fare qualcosa per il loro bambino. Purtroppo, quando sono arrivati i sanitari del 118 e gli agenti delle volanti e del commissariato Casilino per lui non c’era più niente da fare. Il 12enne presentava chiari segni di soffocamento.
Gli investigatori hanno trovato il computer ancora acceso. Questo ha fatto supporre che il 12enne avesse accettato una sfida attraverso il web, la Black out Challenge. Ma per averne la certezza occorre attendere la fine delle indagini, in carico agli investigatori del Commissariato Casilino. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della scientifica, che hanno effettuato tutti i rilievi necessari per cercare di ricostruire l’accaduto.
Non si escludono, al momento, altre ipotesi – oltre alla challenge – che abbiano portato alla morte tragica del bambino. Le indagini, riservatissime, sono aperte a 360 gradi. Gli inquirenti non si sbilanciano sulla vicenda, che distrutto dal dolore la famiglia, a cui vanno le condoglianze della redazione.
“Blackout challenge” in una scuola dell’Infernetto
Una settimana fa, all’interno dell’istituto comprensivo “W. A. Mozart” dell’Infernetto nel X Municipio di Roma, un giovane studente ha chiesto ad un compagno di aiutarlo a mettere in pratica una “challenge” che prevedeva una prova di resistenza da soffocamento. Il tutto durante il cambio dell’ora tra le aule. Dietro la vicenda nessun litigio o atto di bullismo, come è stato appurato, ma solo la moda del momento, quella che mette a rischio la vita. Una tragedia fortunatamente sventata dall’immediato intervento dei professori della scuola media.