Roma, cimici a Trigoria: il club giallorosso si fa aiutare dagli hacker di Equalize

La sede della as Roma a Trigoria
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Recenti sviluppi sul fronte della sicurezza hanno coinvolto il club AS Roma e la società di cybersecurity Equalize. Secondo fonti investigative, una serie di bonifiche era stata richiesta per i locali di Trigoria, il centro sportivo della squadra, e per gli uffici di via Tolstoj, sede della società fino a febbraio scorso. L’obiettivo principale era garantire la sicurezza dell’ambiente, in un periodo di cambiamenti significativi per il club. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Repubblica.

Roma, cimici anche nella sede di Trigoria

Il contatto tra la Roma e Equalize risale a una telefonata intercettata il 26 aprile 2023, in cui Carmine Gallo, ex poliziotto e ora manager della società di investigazione, discute con un dirigente del club riguardo a possibili bonifiche. Gallo avrebbe affermato che la Roma era stata “spiata” e che era necessaria una ripulita dell’ambiente. La richiesta sembra sia partita da Angelo Ruocco, security manager della Robert Bosch Spa, che ricopriva anche un ruolo di responsabilità nella sicurezza della Roma.

Il club giallorosso si fa aiutare dagli hacker di Equalize

La situazione è particolarmente delicata. Le preoccupazioni sulla sicurezza sono emerse in un momento cruciale per il club, che stava vivendo una fase di ristrutturazione. In particolare, il 18 aprile 2023, Lina Souloukou era stata nominata nuova CEO e general manager, portando a un cambio di leadership strategico. I Friedkin, nuovi proprietari americani della Roma, sembrano aver espresso preoccupazione per la sicurezza informatica. Secondo i documenti dell’inchiesta, la loro inquietudine derivava da un sospetto che precedenti operazioni di bonifica non fossero state condotte correttamente. Questo timore ha spinto la proprietà a cercare l’assistenza di Equalize, con l’intento di rimuovere potenziali vulnerabilità.

In campo la sicurezza della Roma

In questo contesto, Gallo ha informato i vertici della sicurezza della Roma che era necessario intervenire con urgenza. I timori dei Friedkin erano amplificati da un clima di incertezza, in cui ogni passo doveva essere attentamente considerato. La conversazione ha avuto luogo pochi giorni dopo una vittoria importante della Roma contro il Feyenoord in Europa League, un momento di entusiasmo per i tifosi, ma anche di alta pressione per la dirigenza.

Nonostante le richieste da parte della Roma, Gallo ha manifestato riserve riguardo all’operazione. La bonifica non rientrava nel core business della sua azienda e i margini di profitto erano limitati. Tuttavia, Enrico Pazzali, titolare di Equalize, ha successivamente insistito sull’importanza di mantenere buone relazioni con i Friedkin, spingendo Gallo a procedere con il lavoro anche a costo di una perdita economica.

Sicurezza una priorità, per le società

La dinamica di questo scambio mette in luce la complessità dei rapporti tra le società di sicurezza e i club sportivi, in particolare in periodi di transizione. La sicurezza, infatti, è diventata una priorità fondamentale, non solo per proteggere gli asset materiali ma anche per salvaguardare le informazioni sensibili e la reputazione del club.

Le indagini attuali stanno anche esaminando eventuali legami tra Equalize e gruppi di hacker, con contatti sospetti emersi durante le ispezioni. Le autorità stanno approfondendo queste relazioni, con particolare attenzione a possibili violazioni della privacy e della sicurezza informatica.

La as Roma si allena a Trigoria
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