Roma, cimitero Flaminio, sfalcio dell’erba senza raccolta: degrado e incuria tra le tombe di Prima Porta

Al Cimitero Flaminio di Roma, conosciuto anche come Cimitero di Prima Porta, il degrado non accenna a fermarsi. A distanza di mesi dalla precedente ondata di segnalazioni — quando gli utenti lamentavano erba alta, sporcizia e servizi fuori uso — qualcosa si è mosso, ma non abbastanza.
In questi giorni, i visitatori hanno trovato l’erba finalmente tagliata. Tuttavia, lo sfalcio è stato eseguito in modo approssimativo: i residui vegetali non sono stati raccolti, ma lasciati sul posto, coprendo lapidi, decorazioni, croci e vasi di fiori. Le immagini inviate dai cittadini parlano chiaro: le tombe risultano quasi sommerse dai resti dell’erba, un intervento che, invece di restituire decoro, aggiunge un ulteriore strato di trascuratezza.

Taglio dell’erba “a metà”: “Così si manca di rispetto ai nostri cari”
Le fotografie mostrano una situazione imbarazzante: lapidi imbrattate, ghiaia coperta da foglie tagliate e aiuole distrutte.

“Finalmente hanno tagliato l’erba, ma il risultato è peggiore di prima”, raccontano le persone che ci hanno inviato le foto durante la visita ai propri cari. “Hanno lasciato tutto lì, senza raccogliere nulla. E intanto le fontanelle non funzionano da mesi”.
Altri disagi al Cimitero Flaminio
A rendere la situazione ancora più difficile per chi frequenta il cimitero, il persistente malfunzionamento delle fontanelle. Le segnalazioni, raccolte e diffuse mesi fa su Il Nuovo 7 Colli, sono ancora attuali: nessuna manutenzione, nessuna riparazione. In molti punti del cimitero, le fontane sono inutilizzabili o completamente rotte, costringendo i visitatori a portarsi taniche d’acqua da casa per pulire le tombe o sistemare i fiori.

Il risultato è un cimitero che appare trascurato, inospitale e irrispettoso nei confronti dei defunti e dei loro cari. Un luogo che dovrebbe accogliere il ricordo con dignità, ma che invece comunica abbandono e disinteresse.
Una manutenzione insufficiente per il più grande cimitero d’Italia
Con i suoi oltre 140 ettari, il Flaminio è il cimitero monumentale più grande d’Italia. Nonostante la sua importanza storica e sociale, la gestione appare inadeguata e i problemi si accumulano senza soluzione. Dallo sfalcio superficiale alla manutenzione inesistente delle fontane, passando per viali trascurati e strutture danneggiate, la situazione richiede un intervento serio e strutturato da parte dell’amministrazione.

I cittadini, stanchi di dover combattere ogni volta per un minimo di decoro, lanciano l’ennesimo appello: “Non chiediamo miracoli, ma solo rispetto. Anche i nostri defunti meritano dignità”.