Roma, da ex caserma a nuovo Museo/Archivio: ma Gualtieri non esclude anche palazzi e ristoranti

Il progetto (in esclusiva) appena varato dalla Giunta Gualtieri alla guida di Roma
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Roma, da ex caserma a nuovo Museo/Archivio: ma il sindaco Gualtieri non esclude anche palazzi e ristoranti. Riparte quasi da zero il progetto di recupero della ex caserma 8° Cerimant di Roma, situata in via Prenestina n. 913, zona Tor Sapienza.

La Giunta Gualtieri al completo ha raggiungo lo scorso 8 agosto un nuovo accordo, che trasforma in carta straccia il precedente. Sul tavolo anche il Ministero della Difesa e quello della Cultura, oltre al Demanio. L’obiettivo è recuperare l’immenso immobile situato all’estrema periferia est della Capitale.

Roma, da ex caserma a nuovo Museo/Archivio capitolino

Nel passato recente, ossia nel precedente è progetto ora cestinato, si era pensato difatti di trasformare la struttura in uno spazio museale e archivistico sia per Roma che per il Ministero della Cultura. Ora, tra le varie e nuove ipotesi, ancora in corso di definizione, spuntano anche nuovi palazzi ad uso civile e nuovi spazi per ristoranti e edifici/spazi produttivi.

Ma Gualtieri non esclude anche palazzi e ristoranti!

Così riporta, nero su bianco, lo stralcio del progetto appena varato dalla Giunta Gualtieri, appena prima delle vacanze estive. Quindi accanto al nuovo archivio e museo di Roma, accanto al verde ed alle ciclabili, accanto alle nuove aree di co-working e agli spazi per la memoria delle preesistenze, sono previsti palazzi e ristoranti, ossia spazi produttivi.

“Utilità sociale – così riportano le carte – estensione del quartiere di Tor Sapienza con un nuovo parco urbano, edifici civili, culturali, produttivi e ricreativi. Residenze. Ristorazione e servizi al pubblico“.

Il progetto non esclude palazzi e ristoranti oltre ad altre aree produttive non meglio specificate

Le parole della Giunta Gualtieri

“Per Roma Capitale – si legge tra le carte che Il Nuovo 7 Colli ha potuto consultare – assume grande rilevanza la possibilità di localizzare una cospicua parte dei propri archivi all’interno di un complessivo intervento di rigenerazione volto a creare un moderno polo documentale, culturale e ricreativo.

Progetto basato sulla messa a disposizione del patrimonio storico ed archivistico appartenente a diverse amministrazioni pubbliche. In modo da rendere fruibile alla cittadinanza, in una zona densamente abitata, un ampio spazio pubblico riqualificato e rifunzionalizzato.

Prevista una diversa collocazione degli spazi destinabili alle esigenze del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri“.

Gli impegni reciproci

“Alla Iuce degli elementi emersi nel corso dell’ulteriore concertazione con l’Agenzia del Demanio, ricorre la necessità di apportare alcune modifiche al contenuto dello schema di Protocollo già approvato, finalizzate, in particolare a: Formalizzare l’inclusione neII’intesa del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Aggiungere tra gli allegati del Protocollo il concept progettuale dell’intervento, quale documento programmatico generale e di indirizzo alla elaborazione del masterplan previsto dal Protocollo.
Inserire la previsione di spazi per gli archivi di Stato-MlC nel corpo centrale. Recepire le stime dimensionali del fabbisogno archivistico di Roma Capitale. L’inclusione, nell’ambito d’intervento oggetto del protocollo, dell’area oggetto di dismissione da parte del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, assegnabile a Roma Capitale. L’impegno di Roma Capitale a individuare una diversa area nella quale localizzare le esigenze logistiche del suddetto Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri“.

Le parole contenute nel progetto