Roma dà l’addio al parco Pinturicchio: abbattimenti d’alberi indiscriminati in tutta la città, anche allo stadio Flaminio

A sinistra, il sindaco Gualtieri, a destra l'area di viale del Pinturicchio
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Roma, se non è un addio poco ci manca: tutta l’area di viale del Pinturiccio adiacente l’omonimo, storico e centralissimo parco romano chiuderà per 45 giorni consecutivi – dal 15 settembre al 31 ottobre inclusi – per “l’abbattimento – così riportano le carte che Il Nuovo 7 Colli ha potuto consultare – di essenze arboree”, vale a dire di alberi. Il parco del Pinturicchio non è, per estensione, la Pineta di Castel Fusano, quindi la domanda sorge spontanea: ma quanti alberi dovranno abbattere per prevedere 45 giorni di lavori consecutivi e ininterrotti? Non è dato saperlo.

Roma dà l’addio al parco Pinturicchio

Su viale del Pinturicchio, certo, vi sono un discreto numero di alberi, ma 45 giorni di lavori consecutivi sono comunque moltissimi. Un periodo di tempo in cui, tra l’altro, vigerà il divieto di sosta/fermata con i conseguenti disagi per i cittadini e avventori vista la riduzione dei parcheggi disponibili, tra l’altro in un periodo dell’anno in cui la città è in piena attività.
45 giorni consecutivi di abbattimenti di alberi: abbiamo anche pensato, ad un certo punto, che si potesse trattare di un semplice errore di battitura dell’Ufficio tecnico. Ma, poi, abbiamo capito che non si trattava di uno sbaglio, ma di una scelta amministrativa deliberata.

Abbattimenti d’alberi ‘indiscriminati’ in tutta la città

Abbattimenti ‘indiscriminati‘ avranno luogo, difatti, anche nei pressi di viale Tiziano, tutto intorno all’area che va dallo stadio Flaminio al vicino palazzetto dello Sport. Divieti di sosta e zona rimozione h-24 dal 16 settembre al 31 ottobre inclusi sempre per ‘Abbattimento essenze arboree”. Anche in questo caso, esattamente come in viale del Pinturicchio, non è dato sapere quanti alberi verranno abbattuti e su quali presupposti tecnico-agronomici.

Il video sugli alberi di Gualtieri

Come giornalisti e come osservatori della politica capitolina siamo ancora sinceramente commossi dal video comparso, poco prima di ferragosto, sulle pagine social del sindaco Roberto Gualtieri.

Video in cui il primo cittadino preannunciava l’arrivo di app con cui lui, la Giunta e gli Uffici Tecnico capitolini potranno verificare istantaneamente, albero per albero, lo stato di salute delle alberature romane. Quindi non ci aspettavamo, ora, al riavvio della vita politica della città eterna, tanta vaghezza, tanta nebbia.Il Campidgolio

Quale lo stato degli abbattimenti, quartiere per quartiere?

Il sindaco e la sua assessore Sabrina Alfonsi sono molto avvezzi all’uso di social e stampa per comunicare notizie più circostanziate. Ma perché, allora, non rendere conto dello stato dell’abbattimento delle alberature, quartiere per quartiere, albero per albero, con una apposita sezione del sito internet comunale in cui si riporti: numero di alberi in corso di abbattimento, motivazioni connesse e data del presunto abbattimento?
O, forse il problema è un altro? In Campidoglio qualcuno ha forse intenzione di lasciare nelle mani delle aziende incaricate degli abbattimenti una ‘cambiale in bianco’?

La precisione del Campidoglio, ma solo in certe occasioni

Il Campidoglio, del resto, in altre recenti occasioni è stato ben più preciso. Pensiamo, tanto per essere più chiari, ai recenti abbattimenti di 18 alberi, in zona Tor di Quinto, all’interno di una proprietà privata. O, anche, all’abbattimento di altri 18 alberi – con la prescrizione di altrettante ripiantumazioni in altra sede – di storiche alberature in zona piazza dei 500, a ridosso della stazione Termini.

Precisione assoluta anche per gli abbattimento degli alberi secchi in zona stadio Olimpico: la relazione agronomica allega agli atti parla chiaro, con tanto di timbro e firma dell’agronomo. Chiaro anche quanto accaduto per altri due alberi in via Ostriana, per un albero in via Raimondo De Capua, o per 3 alberi niente meno che a villa Grazioli. Prescrizioni precise dal punto di vista sia tecnico che amministrativo. Perchè, allora, per casi più rilevanti, in pieno centro città, tanta vaghezza?

Roma, la zona di viale Tiziano