Roma dà l’addio all’ippodromo di Capannelle, il 31 dicembre l’ultima corsa

Roma, l'ippodromo di Capannelle

Roma si prepara a dire addio a uno dei suoi simboli storici dello sport ippico: l’ippodromo di Capannelle. Dopo 68 anni di gestione da parte della Hippogroup, il 31 dicembre segnerà la fine di un’era con l’ultima corsa in calendario. Il celebre impianto, che ha visto sfilare alcuni dei più grandi nomi del mondo delle corse e ospitato illustri spettatori come la Regina Elisabetta II, chiuderà le sue porte, restituendo le chiavi al Comune di Roma.

Roma, l’addio all’ippodromo di Capannelle

Dal 1956, l’ippodromo delle Capannelle ha rappresentato un pilastro del galoppo in Italia. Qui hanno corso leggende come Ribot, Tony Bin e Falbrav, sotto la guida di fantini famosi come Lanfranco Dettori e Lester Piggot. Questo luogo ha attirato l’attenzione di celebrità e personalità di spicco, rendendolo non solo un centro per le corse ma anche un simbolo della tradizione ippica italiana.

Il 31 dicembre l’ultima corsa

Tuttavia, negli ultimi anni, il futuro di Capannelle si è fatto incerto. Nel 2014, la chiusura dell’ippodromo di Tor di Valle ha trasferito le corse di trotto a Capannelle, creando nuove sfide gestionali e infrastrutturali. La crisi del sistema ippico, combinata con la modifica dei regolamenti comunali nel 2016-2019 che ha eliminato le proroghe automatiche per le concessioni, ha aggravato la situazione. Il progressivo declino delle risorse destinate all’ippica, controllata dal Ministero dell’Agricoltura (Masaf), ha reso insostenibile il mantenimento dell’impianto sotto la gestione attuale.

Il futuro incerto e i tentativi di salvataggio

A seguito di queste difficoltà, Hippogroup ha recentemente notificato al Comune l’avvio delle procedure di restituzione dell’impianto, accompagnate dall’invio di oltre 100 lettere alle scuderie per informare della chiusura imminente. Più di 500 cavalli dovranno quindi trovare una nuova casa entro la fine dell’anno.

Nonostante l’addio di Hippogroup, il Campidoglio rimane fiducioso. È in programma per la prossima settimana un avviso di procedura negoziata, in collaborazione con il Masaf, per individuare un “soggetto ponte” che gestisca temporaneamente le attività di Capannelle nel 2025, garantendo la continuità delle corse. Nel frattempo, proseguirà anche l’iter per selezionare un gestore definitivo, con la possibilità di aggiudicare il bando entro dicembre. Tuttavia, per la completa riqualificazione dell’impianto, saranno necessari almeno altri otto mesi.

Il destino di Capannelle, un tempo luogo di emozioni e successi, è ora appeso a un filo. L’ultima corsa del 31 dicembre rappresenterà non solo la fine di un capitolo, ma anche un nuovo inizio, mentre le istituzioni si muovono per preservare una tradizione che rischiava di essere dimenticata.