Roma Valle Aurelia, degrado al sottopasso di via Anastasio II: “Al buio con mio figlio, è pericoloso”
“Tre segnalazioni in un anno, e questo è il risultato: il nulla”. Sono parole cariche di rabbia e sconforto quelle che un cittadino romano ha condiviso tramite un video su Welcome To Favelas, la popolare pagina Instagram dedicata alle denunce del degrado urbano. Il protagonista della vicenda mostra le condizioni disastrose del sottopasso Anastasio II, situato nei pressi della stazione Valle Aurelia, punto nevralgico tra la metro A e il nodo ferroviario.
Valle Aurelia, un sottopasso dimenticato: anni di abbandono
L’area è completamente al buio. “Ogni sera devo attraversare questo sottopasso con mio figlio nel passeggino”, spiega l’uomo nel video, “e lo faccio al buio. Non è sicuro, ma a nessuno importa“. Le immagini parlano chiaro. Il filmato mostra la situazione preoccupante del sottopasso di via Anastasio II: un corridoio cupo e pericoloso, dove la mancanza di illuminazione rende il passaggio angosciante.
Nonostante le segnalazioni inviate alle autorità competenti, nulla è cambiato. “Ho fatto tre segnalazioni nel corso di un anno, e ancora il sottopasso resta nelle stesse condizioni”, aggiunge l’uomo. Il messaggio, diffuso sui social, è diventato virale in poche ore, suscitando indignazione e commenti da parte di molti utenti che si trovano ad affrontare situazioni simili in altre zone di Roma.
La voce del degrado urbano
Il video è solo uno dei tanti che appaiono su Welcome To Favelas, un profilo social ormai celebre per raccogliere e diffondere denunce dirette dei cittadini romani. Attraverso foto e video, la pagina offre una finestra sulle realtà più difficili della Capitale, evidenziando problemi di sicurezza, abbandono e incuria.
La situazione del sottopasso di via Anastasio II, oltre a rappresentare un disagio per i residenti, solleva domande sulla sicurezza dei cittadini e sulla gestione delle infrastrutture pubbliche in un’area così trafficata e centrale. Questo episodio, come molti altri raccontati sulla pagina, rivela il malcontento crescente verso l’inefficienza amministrativa.