Roma, degrado senza fine a 50 metri da via Veneto: una favelas nel sottopassaggio (VIDEO)

Sottopasso via Veneto Muro Torto a Roma

C’erano una volta, nei sotterranei di Roma, le catacombe, labirinti di cimiteri antichi. Certo, ci sono ancora. Luoghi che ancora oggi affascinano e attraggono milioni di turisti. Ma oggi c’è qualcos’altro che caratterizza la Capitale: i sottopassi. Anche questi hanno la loro peculiarità, ma negativa. Sempre più spesso, infatti, vengono utilizzati come accampamenti e come discariche.

Dal centro alle periferie, le segnalazioni di sottopassi trasformati in favelas sono sempre più frequenti. Ma quella che in queste giorni ha fatto inorridire arriva dal cuore di Roma, a soli 50 metri da via Veneto. Una vera e propria “discarica” dove vivono disperati di cui nessuno ha traccia.

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La favelas a pochi passi dalla via della “Dolce Vita”

A documentare questa ennesima vergogna è Marco Mastro, che gestisce la pagina di segnalazioni Facebook “Dillo a noi Roma”. Un video senza pietà, dove viene mostrato il sottopasso del Muro Torto, all’altezza di via Campagna, a pochissima distanza da via Veneto.

All’interno c’è di tutto. Dai materassi gettati a terra ai rifiuti di ogni genere, fino agli escrementi sia umani che animali. E gli animali, dai ratti agli scarafaggi, qui sono di casa, passano tra gli avanzi di cibo e le altre schifezze. “Posso mostrare le immagini, ma ovviamente non posso far capire la puzza che si sente, che è terribile”, racconta Marco. “Ed è assurdo che tutto questo accada accanto a una delle strade più lussuose di Roma, a pochi mesi dall’inizio del Giubileo. Possibile che nessuno se ne accorga?”

Degrado accumulato nel tempo

Quello che si trova una volta scesi gli scalini non è certo frutto di pochi giorni, ma accumulato nel tempo. Settimane, mesi di “monnezza”, come si dice a Roma, accumulata nel tempo. E un vero e proprio accampamento, con addirittura uno stendino dove mettere i panni ad asciugare. I materassi luridi, cumuli di panni sporchi gettati a terra, tra macchie che è meglio non sapere da cosa siano composte. L’olezzo è nauseabondo. Scritte nei muri ovunque, valigie rotte e aperte, scatole di cartone piene di chissà cosa.

Qui si vive in una dimensione diversa da quella che il sindaco Roberto Gualtieri proclama in vista del Giubileo. Eppure i turisti, che invaderanno Roma proprio in occasione dell’Anno Santo e che già stanno riempendo la Capitale, potrebbero finire qui per sbaglio, magari nel tentativo di attraversare questa strada così pericolosa, per andare a Villa Borghese, altro punto di attrazione della città. E scoprirebbero lo schifo che c’è.

Realtà virtuale vs realtà reale

Purtroppo, mentre si fanno i proclami attraverso i social riguardo una città che dovrebbe essere migliorata, ci sono in realtà tante situazioni come questa. Per non parlare del problema della sicurezza sulla metro, con i tanti borseggiatori. O dei marciapiedi colmi di erbaccia talmente alta che il passaggio per chi è disabile in carrozzina per le mamme con i passeggini diventa quasi impossibile.

Per questo, insieme a Marco Mastro mostreremo la situazione nei vari quartieri. Inviateci le vostre segnalazioni, indicateci quali sono le problematiche più sentite nelle vostre zone attraverso una mail all’indirizzo redazione@7colli.it : daremo voce alla vostra voce.