Roma, devastata la sede del Montespaccato Calcio: ‘Atto intimidatorio al club che prima era del clan’ (FOTO E VIDEO)

raid vandalico nella sede del montespaccato calcio
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Devastata nella notte tra il 20 e il 21 agosto la sede del Montespaccato Calcio a Roma, la società attualmente gestita – tranne una quota del 15% – da Asilo Savoia. E quello che è successo appare, come dichiarato dal Presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni, un “attacco al quartiere e a chi si impegna per migliorarlo”.

La storia del club: dal clan alla legalità

Reti divelte, vetri rotti, mobilio distrutto, giochi come calcio balilla sfondati: tutto appare come un gesto dimostrativo e probabilmente intimidatorio, visto che non è stato rubato nulla, ma solo devastato. La sede del centro sportivo “Don Pino Puglisi”, di Via Stefano Vaj, 41, che un tempo apparteneva al clan Gambacurta, era tornata alla ribalta delle cronache lo scorso luglio a causa di una controversa sentenza di revoca parziale della confisca, poi sospesa su richiesta della Procura generale della Corte di Appello grazie anche alla mobilitazione dell’Asilo Savoia.

E proprio Asilo Savoia adesso gestisce temporaneamente le attività sportive con finalità sociali attraverso il programma “Talento & Tenacia – crescere nella legalità”.

Il raid notturno

Nella notte tra il 20 e il 21 agosto, ignoti hanno completamente devastato la sala polifunzionale del centro, utilizzata per attività di studio, laboratori e corsi del Gruppo Sportivo Montespaccato. Armadi distrutti, libri strappati e gettati a terra, scrivanie danneggiate, impianto elettrico smantellato e perfino un calciobalilla ridotto in pezzi.

Anche il campo di calciotto e gli spogliatoi annessi dedicati alla scuola calcio e alle giovanili sono stati gravemente danneggiati.

Tutto ciò è avvenuto proprio alla vigilia della riapertura della stagione sportiva, con l’intento evidente di causare gravi danni economici al Montespaccato e all’Asilo Savoia, allontanando bambini e famiglie dal centro sportivo “Don Pino Puglisi”, che è diventato un punto di riferimento fondamentale per l’intero quartiere.

“Dimostrazione di forza per fermare quanto di buono stiamo facendo”

“Non è la prima volta che subiamo atti di vandalismo – dichiara Antonello Tanteri, amministratore del GS Montespaccato – sempre prontamente denunciati alle autorità. Tuttavia, questa volta siamo di fronte a qualcosa di più grave: una dimostrazione di forza per avvertire l’intero quartiere che tutto quello che stiamo facendo può essere fermato e distrutto con facilità”.

Il riferimento sembra chiaro: meno di un mese fa la Commissione parlamentare di inchiesta sul degrado delle periferie ha visitato proprio il “Don Pino Puglisi”. Il Presidente Alessandro Battilocchio ha espresso solidarietà riguardo alla recente vicenda della restituzione delle quote della società proprietaria dell’impianto sportivo del Montespaccato Calcio al figlio del pluripregiudicato Franco Gambacurta. Analogamente si erano espressi il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Maselli in una assemblea affollata nel quartiere pochi giorni prima. Inoltre, su proposta del deputato Simonetta Matone, la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno per sostenere la prosecuzione delle attività.

Attacco all’intero quartiere

Massimiliano Monnanni, Presidente dell’Asilo Savoia, insieme all’intero CdA dell’azienda pubblica ha già sollecitato le istituzioni a sottoscrivere un patto comunitario per Montespaccato: “Questo è un attacco al quartiere e a chi si impegna per migliorarlo. Se qualcuno pensa di intimidirci – dice Monnanni – o costringerci ad abbandonare si sbaglia. Lo ribadisco, anche se fossimo soli senza alcun aiuto noi non abbandoneremo Montespaccato; sei anni e più d’impegno ci hanno mostrato che questo quartiere merita un presente e un futuro migliori rispetto a quello offerto dal clan Gambacurta”.

“Avevamo chiesto alle Istituzioni di passare dalle parole ai fatti firmando un patto comunitario per Montespaccato – continua Monnanni – contenente impegni precisi e concreti sostegni. Rinnoviamo questa richiesta confidando che Regione e Comune agiscano quanto prima perché quanto accaduto dimostra che il tempo è ormai scaduto”.

“Ora ci aspetta una corsa contro il tempo per ripristinare sala studio, campo e spogliatoi della Scuola Calcio – conclude Antonello Tanteri – in vista della ripresa delle attività. Chiediamo aiuto a imprese solidali ed esponenti della società civile affinché bambini e ragazzi del Quartiere non siano privati del loro centro sportivo”.

Solidarietà dall’amministrazione capitolina

“La brutale distruzione della sala studio del Centro “Don Pino Puglisi” a Montespaccato è un atto vile contro un presidio di legalità e rinascita sociale per tutto il quartiere. Condanniamo fermamente questo gesto ribadendo la nostra solidarietà all’azienda pubblica “Asilo Savoia” che gestisce le attività dell’impianto sequestrato al malaffare da sei anni con serietà ed impegno per ridare fiducia a giovani famiglie”.

A dirlo l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative e presidente del Forum sui beni confiscati di Roma Capitale, Tobia Zevi. “Ancora una volta vandalismo ed intimidazioni non fermeranno lavoro, speranza e voglia di riscatto dell’intera comunità. Non ci fermeremo: Roma Capitale c’è insieme a tutte le istituzioni nel segno della rinascita sociale guardando avanti”.

Anche il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto esprimere la sua solidarietà. “Esprimo la mia più profonda solidarietà al Montespaccato Calcio e a tutta la comunità per l’ignobile atto vandalico che ha devastato la sala studio del ‘Don Pino Puglisi’. Un vile attacco a tutto il quartiere e a chi, con impegno e dedizione, lavora ogni giorno per costruire un futuro migliore, lontano dalle ombre della criminalità. Non permetteremo che la violenza e l’arroganza prevalgano su chi lavora per il bene della nostra città. Roma sarà sempre al fianco di chi promuove legalità, solidarietà e inclusione”. Parole di incoraggiamento sono arrivate anche dall’assessore allo Sport Alessandro Onorato e dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli