“Roma deve aprirsi ai bus turistici”: i giudici bacchettano la Giunta Gualtieri (per la terza volta)

Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha dato un altro ‘schiaffo‘ al Comune di Roma in materia di bus turistici sostenendo, in soldoni, che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Gualtieri (delega alla Mobilità all’assessore Eugenio Patanè) non può continuare a impedire l’accesso ai bus turistici.
Il Comune di Roma deve aprirsi ai bus turistici: sbagliata l’assenza di un regime transitorio
È questo, in soldoni, quanto riporta una sentenza del Tar del Lazio di quest’oggi 23 aprile. Una società specializzata in tour turistici aveva chiesto al Campidoglio di poter lavorare nelle zone del centro. Ma il Comune aveva detto di no. I giudici hanno stabilito ora, in sostanza, che il Comune ha sbagliato.

La richiesta della società specializzata in bus turistici aperti dovrà essere rivalutata dal Comune stesso. Due casi analoghi, relativi ad altri due importanti operatori del settore, che chiedevano sempre di entrare dentro Roma, hanno avuto luogo nell’ultimo mese. Anche in entrambi questi casi il Tribunale ha dato ragione agli operatori privati.
Troppi bus a Roma che vive di turismo? Roma mette regole, ma sbaglia i tempi
Il Comune di Roma tra il 2023 e il 2024 (Giunta Gualtieri, assessore delegato Eugenio Patanè) ha istituito difatti nuove regole per limitare il numero di bus turistici che girano in centro, per – così sostiene il Campidoglio – non creare troppo traffico e per proteggere i monumenti.
Il Comune di Roma ha anche preannunciato una nuova gara ad evidenza pubblica, per decidere quali operatori ammettere in centro e quali escludere, ma senza stabilire una data. E, soprattutto, senza istituire un regime transitorio, in attesa della gara stessa. Bloccando, di fatto, tutti i nuovi ingressi di bus dentro la Capitale, tra l’altro mentre a Roma sono attesi numeri consistenti di turisti e pellegrini per il Giubileo.
Niente soldi per la società, ma il Comune di Rodeve cambiare
La società aveva chiesto anche un risarcimento soldi per il danno subito, ma i giudici hanno detto di ‘No’. Questa storia potrebbe cambiare il modo in cui i bus turistici girano a Roma, sperando che ci sia meno confusione e più regole chiare per tutti? Si spera di ‘sì’. In ogni caso, questa terza sentenza consecutiva su casi analoghi apre uno spiraglio anche per altri aspiranti operatori, finora esclusi dal mercato turistico romano.
Il riavvio delle istruttorie potrà favorire l’ingresso di nuovi servizi, migliorando la concorrenza e l’offerta per i visitatori. Il Tar ha inoltre compensato le spese di giudizio, riducendo l’onere economico per entrambe le parti. Resta ora da vedere come il Campidoglio tradurrà in pratica le indicazioni del Tribunale e con quale rapidità verranno riaperte le porte ai nuovi bus turistici.
