Roma, “Devo comprare la droga”. Ladro seriale incubo dell’Eur riconosciuto grazie al tatuaggio

Polizia

Da mesi era diventato il peggior incubo dei commercianti dell’Eur a Roma: un ventiseienne italiano, ormai tristemente noto per i suoi raid notturni, è stato arrestato dalla Polizia di Stato. È accusato di almeno 15 furti ai danni di attività commerciali della zona, mettendo in seria difficoltà negozianti già provati da tempi difficili.

Un colpo dopo l’altro: il modus operandi del ladro seriale

L’uomo agiva con precisione chirurgica. La sua “firma” era sempre la stessa. Aspettava la notte, individuava negozi senza saracinesche in ferro, muniti di semplici vetrine espositive. Con una pietra rompeva i vetri, si introduceva nei locali, svuotava le casse e spariva nel nulla.

Ma l’abilità del 26enne non è bastata a eludere le indagini condotte dagli agenti del XI Distretto Esposizione, che hanno ricostruito ogni dettaglio grazie a denunce, riprese di videosorveglianza e una caratteristica inconfondibile: un tatuaggio dietro l’orecchio, immortalato dalle telecamere e identificato dagli investigatori.

Arresti domiciliari per il ladro seriale

Le ripetute denunce dei negozianti hanno acceso i riflettori delle autorità su questo incubo diventato quotidiano. Incrociando tutti gli elementi raccolti, gli investigatori hanno collegato i furti al giovane italiano, portando il GIP del Tribunale di Roma a disporre la misura degli arresti domiciliari, con tanto di controllo elettronico a distanza.

“I soldi mi servono per la droga”

Durante l’interrogatorio, il 26enne ha confessato: il motivo dei suoi furti era la dipendenza da crack e cocaina. Ammettere la sua condizione non allevierà il danno subito dai commercianti, ma getta luce su una storia di disagio e degrado che alimenta un circolo vizioso di crimine e disperazione.

Le notti insonni per i commercianti dell’Eur potrebbero finalmente essere finite, ma questa vicenda lascia aperto il tema della sicurezza nei quartieri di Roma, troppo spesso in balia di criminali.