Roma, dopo il devastante incendio di Monte Mario si interviene con l’idrosemina

Idrosemina a Roma dopo l'incendio di Monte Mario

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Il 31 luglio di quest’anno un devastante incendio boschivo ha distrutto almeno 12 ettari della Riserva Naturale di Monte Mario. I danni sono apparsi fin da subito ingenti. Diversi alberi sono stati letteralmente rasi al suolo ed anche parte del patromonio fossilifero dell’area risulta compromesso. Il Comune di Roma, assieme ad un tavolo tecnico, ha definito i prossimi interventi, tra cui l’idrosemina.

Il devastante incendio di luglio

Una giornata che ha segnato la Capitale quella del 31 luglio 2024, dove un devastante incendio, di enormi proporzioni, ha mangiato in poche ore diversi ettari della Riserva Naturale di Monte Mario. Sul posto c’è stata una maxi risposta di enti tra cui Protezione Civile, Vigili del Fuoco e forze dell’ordine al fine di contenere quello che sembrava un incendio totalmente fuori controllo. Grazie alla preparazione degli operatori, alla dedizione ed alle forze in campo, l’incendio è stato domato. Romani e turisti quel giorno rimasero attoniti di fronte a lingue di fuoco alte svariati metri che si stagliavano su Monte Mario, lambendo le abitazioni. Almeno 3 gli elicotteri ed un Canadair sono intervenuti in questo scenario, per più giorni consecutivi.

Immagini dalla pagina Facebook del VI gruppo della Protezione Civile

Gli ‘attori’ del tavolo tecnico dopo l’incendio

“Il 4 ottobre scorso è stata formalizzata l’istituzione di un tavolo tecnico di riforestazione che coinvolge diversi enti e attori istituzionali, tra cui il Ministero per le Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, la Protezione Civile, il CREA, l’Ente Regionale Roma Natura, l’Agenzia per il demanio, gli ordini degli agronomi, agrotecnici e il Collegio territoriale dei Periti Agrari”, si legge sul sito del Comune di Roma.

Tutti gli interventi e la tecnica dell’idrosemina

Il tavolo tecnico, per riqualificare e ridare vita alla Riserva Naturale di Monte Mario, ha deciso di intraprendere degli interventi mirati. Tra questi ci sono: la rimozione dei rifiuti carbonizzati, la bonifica delle aree incendiate, lavori di sistemazioni idrauliche e la pulitura del canale di guardia dai detriti trasportati dalle ultime piogge. Al fine di ricostituire un patrimonio arboreo andato perduto, il tavolo tecnico ha deciso di intervenire con la tecnica dell’idrosemina al fine di collocare nuove specie più resistenti. Questa tecnica è stata proposta dal Crea e dal Ministero delle politiche agricole, ambientali e forestali.

Le parole di Sabrina Alfonsi

“Ritengo che questo incontro con la collettività sia importante perché permette di condividere e confrontarci sulle operazioni che attualmente stiamo conducendo per la Riserva di Monte Mario. L’area rappresenta un importantissimo polmone verde non solo per i quartieri vicini, ma per tutta la città di Roma e il coinvolgimento dei cittadini deve essere costante, in quanto parte attiva di questa rigenerazione. Monte Mario è un simbolo di bellezza e biodiversità nel cuore della capitale. La sua rinascita rappresenta un obiettivo ecologico, ma anche un atto d’amore verso la nostra città e il suo futuro” ha dichiarato l’Assessora Sabrina Alfonsi.