Roma, doppia operazione anti-degrado al (famigerato) sottopasso di Porta Pia e al Centro Carni Ama
Roma, doppia operazione anti-degrado al (famigerato) sottopasso di Porta Pia e al Centro Carni ex Ama ora Atac. La Capitale continua la sua battaglia contro il degrado urbano con due operazioni condotte simultaneamente in aree critiche della città. Questa mattina, la Polizia Locale di Roma Capitale ha avviato un’azione di ripristino del decoro urbano, intervenendo in due zone particolarmente problematiche.
Roma, doppia operazione anti-degrado
Il sottopasso di Porta Pia, in Piazza della Croce Rossa, e un’area occupata da insediamenti abusivi nei pressi del Centro Carni Ama a Tor Sapienza, nei pressi di via Severini.
Il sottopasso di Porta Pia, dove ha avuto luogo il ‘famoso’ stupro
Il primo intervento ha riguardato il sottopasso di Porta Pia, una zona notoriamente trascurata e spesso teatro di occupazioni abusive e degrado ambientale. Qui, il II Gruppo Sapienza della Polizia Locale, con il supporto del Reparto Assistenza Emarginati, ha avviato un’operazione di pulizia e bonifica.
L’intervento è stato realizzato in stretta collaborazione con il personale dell’Azienda Municipale Ambiente (AMA) e dell’Ufficio Speciale Decoro Urbano. In una sinergia che ha coinvolto diversi settori del servizio pubblico. Nonostante l’area fosse nota per essere un punto di aggregazione di senzatetto e persone in difficoltà. Drante l’operazione non è stata rilevata la presenza di nessuno. Questo potrebbe suggerire che i recenti controlli abbiano già scoraggiato la formazione di nuovi accampamenti. O che i residenti temporanei abbiano abbandonato l’area a causa delle condizioni di vita difficili.
Il Centro Carni Ama a Tor Sapienza, degrado assoluto
Parallelamente, un secondo intervento ha avuto luogo a Tor Sapienza, precisamente in via Gino Severini. Nei pressi del Centro Carni, un’area industriale di proprietà di Ama. Anche qui, la situazione era diventata insostenibile a causa di accampamenti abusivi e alloggi di fortuna che avevano preso piede a ridosso della struttura. Le operazioni, condotte dal V Gruppo Casilino della Polizia Locale in collaborazione con AMA e la Protezione Civile, hanno mirato a sgomberare l’area e a ripristinare condizioni accettabili di decoro urbano.
Come nel caso di Porta Pia, anche qui non sono state trovate persone presenti al momento dell’intervento, ma l’area era chiaramente utilizzata come rifugio temporaneo. Le tende e le strutture improvvisate indicavano una situazione di disagio protratta nel tempo. Ma l’Amministrazione è riuscita a intervenire prima che la situazione degenerasse ulteriormente.
Obiettivo: contrasto al degrado
Queste operazioni sono parte di un più ampio piano di contrasto al degrado. E rappresentano un passo importante verso il recupero di aree urbane lasciate per troppo tempo nell’abbandono. Il degrado urbano, alimentato dalla presenza di accampamenti abusivi, crea non solo problemi estetici. Ma anche di sicurezza e igiene per i residenti e i frequentatori delle aree circostanti. La pulizia di queste zone, pur necessaria, non risolve però il problema alla radice. La povertà e la mancanza di soluzioni abitative dignitose continuano a spingere le persone più vulnerabili verso soluzioni di fortuna, come quelle smantellate oggi.
Roma si confronta costantemente con la sfida di mantenere il decoro urbano in una città vastissima e complessa. E queste operazioni dimostrano la volontà di intervenire per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. Tuttavia, resta da vedere se saranno accompagnate da interventi strutturali capaci di offrire soluzioni a lungo termine. Soprattutto nei riguardi di chi, spinto dal bisogno, cerca riparo nei margini della città.